Corriere dello Sport – Gli esami di Stekelenburg

Insieme a Bojan detiene il record di presenze in campionato tra tutti i componenti la rosa giallorossa: 28. Eppure fino ad oggi Maarten Stekelenburg non è riuscito a convincere pienamente tutta la critica. Le sensazioni emerse sono fondamentalmente due: il portiere olandese è sicuramente molto bravo tra i pali, ma non dà altrettanta sicurezza quando si tratta di intervenire lontano dalla riga di porta. Un problema che in questa stagione si è manifestato più volte, con l’olandese spesso indeciso sul da farsi.

La tattica impostata da Luis Enrique non lo ha agevolato: il tecnico spagnolo chiede che il portiere sia l’ultimo dei difensori e il primo degli attaccanti, nel senso che deve saper giocare anche con i piedi e partecipare al giro-palla con i compagni […] Stekelenburg non era abituato e ha incontrato difficoltà. Poi, il problema della lingua. Perché non c’è al mondo un portiere in grado di comandare la difesa senza potersi esprimere con padronanza. Lobont per esempio, nelle poche occasioni che ha avuto, ha dimostrato di poter essere più adatto a giocare quasi al limite dell’area. Stekelenburg non è ovviamente in discussione, punto fermo della Roma anche per i prossimi anni. Ma certo che dalle parti di Trigoria non si è potuto fare a meno di notare come a volte l’olandese sia quasi in imbarazzo nella scelta sul da farsi (la corsa prima avanti e poi indietro di Cagliari, gli imbarazzi contro Lazio e Milan e diverse uscite senza presa sono gli esempi più lampanti).

SFIDA – Stekelenburg ieri non si allenato con il resto del gruppo, vittima di un’influenza. La sua presenza per domenica sera però non appare in dubbio. E anche lui sarà tra i giallorossi pronti a prendersi la rivincita della prima allo Juventus Stadium […]. Ora però, a sei partite dal termine del campionato, anche lui vuole l’inversione di tendenza, in un campionato che nonostante i continui alti e bassi può riservare ancora qualche buona sorpresa per la Roma. Non sa ancora chi avrà davanti, in coppia con Kjaer, se Heinze o De Rossi. Ma certo la scelta finale non gli farà alcuna differenza. Quello che conta per Stekelenburg, adesso, è dimostrare all’ambiente-Roma che puntando su di lui, si è puntato con forza sul portiere delle prossime cinque o sei stagioni. Senza se e senza ma.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

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