Ma lo Stadium è un fortino. Solo sei i Ko Bianconeri

Corriere dello Sport (A.Ancona) – L’ultima volta è toccato all’altra metà del cielo. Quello romano, nel senso che la Lazio in ottobre sfoderava tutte le intenzioni bellicose, mandando a gambe all’aria la Juve. Fino ad allora, gli stop interni dei campioni d’Italia nel nuovo stadio si contavano sulle dita di una mano: ora siamo a sei – con 134 successi e 29 pari per il resto – ma sempre di un fortino si tratta. Anche ora che la casa bianconera ha preso il nome di Allianz Stadium. Il bilancio presenta quattro sconfitte in campionato, una in Champions e un’altra in Coppa Italia. Con un denominatore comune, quello delle rimonte: spesso è andata così, partendo da quel 3 novembre 2012 quando nel derby d’Italia con l’Inter non bastò il precoce vantaggio con Vidal. La doppietta di Milito e il gol di Palacio ribaltarono la situazione fino all’1-3. C’è sempre un filo conduttore, a ogni modo, perché la Sampdoria – vera sorpresa nell’ambito della cadute interne della Juventus, due mesi dopo quel rovescio contro l’Inter – era trascinata da un Icardi che non smette di esaltarsi quando vede bianconero. Poi, nel 2015 il blitz dell’Udinese grazie a Thereau.

EUROPA – Veniamo alla Champions League, una volta chimera nel vero senso della parola: il 2013 ne è un esempio, il Bayern Monaco andò a valanga sulla squadra che apparteneva a Conte: uno dei carnefici fu Mario Mandzukic. La Coppa Italia, nella semifinale di andata a marzo 2015, lasciava alla Fiorentina – vittoriosa con la doppietta di Salah – solo l’illusione di qualificarsi. Al ri- torno, Juve senza pietà, ma il primo round fa statistica. A dire il vero, la prima squadra a violare la Torino bianconera dal 2011 è stata proprio la Roma: si trattava però della Coppa Italia Primavera, con i giallorossi a sollevare il trofeo sotto il naso dei rivali.

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