corriere.it – Un lungo incontro ieri a Milano, da una parte Walter Sabatini e dall’altra Claudio Fenucci e Marco Di Vaio. A questo punto solo un ripensamento da parte dell’attuale responsabile dell’area tecnica della Roma potrebbe far saltare il suo sbarco a Casteldebole. Anche perché è vero che James Pallotta non gli ha dato ancora il via libera per l’addio, ma chi conosce Sabatini sa bene che quando ha fatto una scelta, nove volte su dieci non torna indietro, e non solo la scelta di lasciare la Roma l’ha già fatta da settimane ma l’ha anche sbandierata ai quattro venti, sicuro com’è di aver fatto il suo tempo nella capitale. Sabatini è arrivato a Milano da Genova nella tarda serata di lunedì, dopo che la Roma aveva battuto il Genoa a Marassi, e si è sistemato nel suo solito albergo, il Grand Visconti Palace di via Isonzo, zona Piazzale Corvetto. Ieri prima di incontrare Fenucci e Di Vaio ha visto alcuni operatori di mercato, successivamente è stato raggiunto (appunto) dall’amministratore delegato e dal club manager del Bologna, con i quali ha parlato per un paio di ore, sia di programmi che di numeri.
Ora, quelle che sono le intenzioni di Saputo per il domani del Bologna Sabatini le conosce già da tempo, eccome se le conosce, alla luce dei tanti colloqui fatti con Fenucci negli ultimi due mesi, ma è evidente che quando stai per fare il passo decisivo finisci per andare più a fondo alle questioni. Come è evidente che le parti abbiano parlato anche di numeri, anche perché Sabatini è disposto a muoversi solo di fronte a un programma triennale. All’atto pratico, Fenucci gli ha ribadito la stima di Saputo nei suoi confronti, e se in un primo momento il chairman aveva puntato su un altro profilo è solo perché riteneva che il dopo Corvino dovesse essere gestito da un operatore di mercato con un altro metodo di lavoro.
Poi è successo che Fenucci ha spiegato a Saputo (che sabato sera sarà al Dall’Ara per Bologna-Milan, sembra con tutta la sua famiglia) come i due siano diversi, gli ha fatto capire che per un numero uno che lascia è consigliabile che arrivi un altro numero uno e che Sabatini non è solo uomo da grandi investimenti ma anche uno capace di costruire squadre buone con numeri alla portata del Bologna di oggi. Da qui ha cominciato ad aprirsi il chairman, che negli ultimi giorni ha dato a Fenucci e a Di Vaio il mandato per incontrarlo. Ora come ora sarebbe azzardato dire che Sabatini sarà il nuovo responsabile dell’area tecnica del Bologna, la verità è che ieri sera le due parti si sono prese un paio di giorni di tempo per riflettere su quanto si sono reciprocamente dette. Morale: il Bologna è in attesa sia del sì di Saputo per la chiusura dell’affare che di quello definitivo di Sabatini. Inutile nascondere che l’arrivo di Sabatini a Casteldebole sarebbe una vittoria piena di significati per Fenucci.
Che tuttavia ancora non può fare festa, primo perché conoscendolo bene sa come sia un professionista anche spigoloso, secondo perché al di là di quella che è la volontà di Sabatini non va dimenticato che è legato alla Roma ancora da un anno di contratto, terzo perché su di lui stanno facendo un pensiero anche un paio di grandi squadre, il Milan e il Chelsea. Ecco perché si continua a mantenere calda anche la pista che conduce a Piero Ausilio dell’Inter, salito al secondo posto, con Riccardo Bigon che è sceso al terzo. Chiudiamo con una notizia: tra abbonamenti e biglietti venduti siamo già a ventimila spettatori per Bologna-Milan di sabato sera. Una festa rossoblù.