Lukaku tocca a te. Big Rom cerca il gol per la Roma in Champions e il suo futuro

La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – Eccola, la Roma: nella lotta per la Champions è spuntata dal basso, all’improvviso, come gli elicotteri dei film di guerra. E ora fa paura a tutti. A trascinare il piccolo esercito giallorosso alla conquista anche di Monza, sarà lui: a grande richiesta, un Romelu Lukaku in stile “marine”, ricaricato da Daniele De Rossi e pronto, elmetto in testa, ad un nuovo “crash-test” con il difensore di turno, ma soprattutto a vincere quelle che d’ora in poi saranno finali pure per decidere il suo futuro a fine stagione, quando la società di Dan Friedkin si troverà di fronte ad un dubbio amletico.
Riscattare Big Rom per 43 milioni di euro dal Chelsea o valutare altri profili per la prossima stagione?

Il tempo, tre mesi, s’incaricherà di fornire una risposta adeguata. Ma intanto il belga ora ha fretta di vincere la “guerra” della Champions attraverso la prima battaglia sportiva di Monza. E a recuperare e gestire un centravanti che è stato utilizzatissimo finora (forse anche troppo), ci ha pensato DDR: facendolo restare in campo per un tempo a Frosinone e contro il Torino per circa mezz’ora. Con l’obiettivo di farlo rifiatare per averlo pronto e scattante sabato, quando l’attaccante sarà chiamato (da titolare) a riprendersi la Roma e a riannodare il filo del gol.

L’ultimo, in campionato, risale alla sfida con il Verona, partita coincisa con il debutto di De Rossi in panchina. Poi c’è stata la rete fondamentale a Rotterdam nell’andata del playoff di Europa League contro il Feyenoord. Quindi il momento di astinenza in un quadro generale, comunque, che resta più che positivo, visto che finora l’attaccante ha giocato 33 gare e realizzato 16 gol più tre assist. “E tornerà a segnare come sempre“, ha detto l’allenatore nel dopo-gara contro il Toro.

I nuovi gol, superfluo dirlo, incideranno sulle scelte della società a giugno. Ma la Roma, nel frattempo, per affrontare un investimento così importante, dovrà avere la certezza di un posto in Champions League. Soprattutto, di un buon numero di gol del centravanti per continuare a crederci, vincendo la concorrenza dei club sauditi, che restano sempre alla finestra.

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