La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Il focus principale è sul presente e la stagione in corso, ma intanto si comincia a ragionare in vista del prossimo futuro. E in questo scenario sembra difficile ipotizzare una permanenza di Romelu Lukaku alla Roma. Il centravanti belga, arrivato in prestito secco oneroso dal Chelsea durante gli ultimi giorni dell’ultimo calciomercato estivo, rappresenta un investimento importante per le casse del club giallorosso e potrebbe salutare al termine di questa annata.
Infatti, tenere Big Rom comporta un’operazione da 80 milioni di euro, tra costo del cartellino e ingaggio al lordo almeno per un triennale. Oggi lo stipendio del belga pesa circa 10 milioni, in virtù anche del Decreto Crescita, i cui benefici però non potrebbero essere sfruttati su un eventuale nuovo accordo, da firmare in caso la prossima estate. Per questo motivo, inizia a farsi largo l’ipotesi di un sostituto per giugno.
Chi, ad esempio, può beneficiare ancora degli effetti del Decreto Crescita è Tammy Abraham, che ha un contratto fino al 2026. Se dovesse andar via Lukaku, è lui la prima scelta per il futuro giallorosso. La soluzione, quindi, potrebbe essere già in casa. L’inglese dovrebbe tornare a disposizione ad inizio marzo e avrebbe tre mesi per capire come è stato assorbito l’infortunio al legamento del ginocchio. Ci sono, però, delle piste di mercato che gli scout della Roma seguono da tempo. Una di queste porta ancora al PSG.
Si tratta di Hugo Ekitiké, che con Luis Enrique non sta vedendo praticamente campo. Il club parigino vorrebbe cederlo in prestito in queste ultime 48 ore di mercato, ma a giugno resterebbe comunque un obiettivo concreto. Il classe 2002 è un profilo che si sposa con la linea di calcio sostenibile che hanno in mente i Friedkin. L’attaccante è infatti giovane, il che giustifica anche un investimento di circa 15 milioni. Rispetto a Abraham, inoltre, guadagna molto meno (allo stato attuale 1,2 milioni più bonus) e anche portandolo a 2 per la Roma vorrebbe dire fare comunque un risparmio in vista del transfer balance con l’Uefa.
