La Gazzetta dello Sport – Fallimento Roma. Luis esaurito, giocatori crollati, futuro incerto

Nei tormenti ormai molto morettiani di un uomo indeciso a tutto, si inserisce con un certo accanimento la sentenza di Maria Sensi, dimentica che la gestione della sua famiglia partì con un allenatore, Carlo Mazzone, certo non più brillante dell’asturiano, e una stagione forse più triste di questa. “Luis Enrique è un pesce fuor d’acqua, mi fa tenerezza”. Poco più di una puntura di spillo nell’animo di Luis, sono altre le considerazioni che gli tolgono il sonno e certificano il flop della sua Roma. Domani compirà 42 anni, che amaro compleanno.

Confronto impietoso – I numeri, innanzitutto. Inquietanti se confrontati con quelli della passata stagione, che pure si considerava il punto più basso. Sette punti in meno (53-60). Due vittorie in meno (15-17), tre sconfitte in più (14-11). Male che vada, la Roma di Luis Enrique chiuderà il campionato a 53 punti, magari all’8° posto superata pure dal Parma. Bene che vada, arriverà a 56, farebbero 1,47 a partita. Per trovare un punto più basso, bisogna tornare al 2005, il campionato dei quattro allenatori, della salvezza raggiunta alla penultima giornata, dei 45 punti in 34 gare, 1,32 di media. Per trovare una stagione fuori dall’Europa, invece, bisogna riandare al 1997. E anche quel fallimento fu provocato da un allenatore, Carlos Bianchi, che arrivò con le credenziali di un guru e se ne andò con l’infamia del pazzo.

Che crollo – I numeri dicono pure che la Roma di Luis Enrique si è tenuta a galla nel girone d’andata (31 punti) ed è annegata nella seconda parte: solo 22 punti dopo il giro di boa, poco più della media salvezza. Che tristezza, anche registrare come siano crollate le medie voto dei giocatori. Molti andrebbero bocciati, tutti i difensori. Alcuni con grande generosità ammessi ai corsi di recupero. Pochi promossi con la sufficienza piena, forse solo Totti e Borini (che però è crollato negli ultimi mesi). Dal 14 maggio, si faranno le opportune valutazioni: a chi affidare la squadra? Come rifondarla? Cosa salvare della campagna acquisti della scorsa estate? Da qui alla trasferta di Cesena, invece, forse varrà la pena valutare solo se Totti riuscirà o meno ad agganciare Meazza e Altafini nella classifica dei goleador di tutti i tempi. Lui un obiettivo vero ancora ce l’ha.

La Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

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