Paese Sera – E’ questa la Roma contro Parma e polemiche

 

Dimenticare il brutto pareggio di giovedì sera. E’ questa la speranza e l’obiettivo di Luis Enrique per il posticipo delle 20.45 contro il Parma. Dimenticare quel quasi 70% di possesso palla sterile, noioso, inconcludente. Il tecnico asturiano non intende fare passi indietro, né sul modulo, né sulla propria idea di calcio.
“Non cambio la mia concezione di calcio. I numeri sono negativi per questo non mi ci soffermo ma credo di poter ribaltare questa situazione, discorso diverso è adattare il modulo ai propri giocatori, quello credo sia sintomo di intelligenza per un allenatore”. Ha chiesto dieci partite di tempo, ha incassato ripetutamente la fiducia della dirigenza e del futuro presidente della Roma, ha convinto i giocatori che qualcosa di buono si può fare, ha diviso la piazza tra chi lo ritiene un innovatore e chi un pazzo scellerato. Oggi solo i tre punti possono mettere d’accordo tutti, la vittoria ha sopra di sé un grande cartello verde con scritto “Exit”. Uscita dalle polemiche.
La formazione – Sono venti i convocati del tecnico asturiano per la partita di questa sera. Sei gli esclusi: fuori gli infortunati Greco, Lamela, Stekelenburg, fuori il solito Okaka, a sorpresa out anche i brasiliani Juan e Cicinho. Il primo, che si sente recuperato, non l’ha presa bene per niente l’esclusione. Il secondo, sembra aver fatto spallucce. Modulo invariato (ovviamente) per questa sera: un 4-3-3 che vedrà sicuramente Lobont tra i pali. E questa è forse l’unica certezza, perché con Luis Enrique fare previsioni sulla formazione non è mai semplice. Non è molto differente dallo scommettere sull’esito di una partita. Kjaer e Burdisso dovrebbero ricoprire per la terza volta consecutiva il ruolo di difensori centrali, con Josè Angel a sinistra, e Rosi-Cassetti e Perrotta a contendersi una maglia per la fascia destra. Certo del posto è il numero 16 di Ostia, che a centrocampo verrà affiancato da Pjanic (che ha fatto bene nell’esordio, e ora sembra aver deciso di sparire partita dopo partita) e da Pizarro, che però tra un acciacco e l’altro non potrà giocare per tutti e novanta i minuti. Perrotta è l’alternativa.
Pretendere di azzeccare i tre attaccanti è una follia almeno quanto affermare che esista un tunnel che unisce il Cern al Gran Sasso. Sorvoliamo. Totti potrebbe prendersi un turno di riposo, visto che finora è l’unico attaccante che in campionato è sempre sceso in campo da titolare e non è mai stato sostituito. Certo i numeri sono importanti, e ci ricordano che il capitano ha segnato 16 dei suoi 262 gol ufficiali contro il Parma, rendendo gli emiliani la squadra da lui perforata più volte. C’è aria di rilancio invece per Bojan Krkic, che dopo la deludenti prestazioni in Europa League e contro il Cagliari, le sfide successive se le è gustate dalla panchina. Il giovane talento è chiamato a dimostrare di valere quei 40 milioni di euro che la Roma dovrà investire su di lui. Terza maglia d’attacco affidata a Marco Borriello. Ma Borini e Osvaldo sono pronti a smentire quanto scritto finora.
Formazione (4-3-3):
Lobont; Rosi, Kjaer, Burdisso, Josè Angel; Pjanic, De Rossi, Pizarro; Borriello, Totti, Bojan.
Paese Sera – Luca Serafini

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