La Repubblica – Luis Enrique: “Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?”

Mancano dodici partite, io continuo a lavorare, almeno fino al termine della stagione”. Luis Enrique non intende mollare e neanche il secondo derby stagionale perso (1-2) sembra farlo vacillare. “Mi piacerebbe finire una partita in undici, anche se non parlo degli arbitri”. Non ne parla, ma si mostra piuttosto scosso dalle decisioni di Bergonzi, dall’espulsione di Stekelenburg arrivata dopo soli sette minuti. “Sono molto deluso, pensavo di poter vincere la partita, facendo del nostro meglio, ma tutto va via dopo pochi minuti: non so cosa ho fatto per meritare questa merda”. Se non lo sa lui, figurarsi i tifosi, ancora una volta costretti a doversi sorbire lo spettacolo di una squadra fragile e brutta da vedere. “Il giudizio sul mio lavoro lo daremo a fine stagione — si difende lo spagnolo — e non in base a una sola partita. Mi son meritato di finire almeno l’anno, solo per quello che ho vissuto. Mi rialzo, adesso, mancano 12 partite, anche se per essere una grande squadra ci manca tanto. Riprendiamo a lavorare”.

Non vacilla Luis Enrique e non vacilla la società, schierata a difesa del tecnico. “Siamo orgogliosi dell’atteggiamento che squadra e allenatore hanno avuto — spiega Baldinigiocare l’intera gara in dieci è stato dispendioso, non ha concesso nulla alla Lazio, salvo negli ultimi minuti. Abbiamo intrapreso una strada convinti di poter fare bene. Se non sarà possibile portare avanti questo progetto ne renderemo conto. L’arbitro? Continuiamo a non parlarne. Diciamo che il rigore ci poteva stare, ma è stato eccessivo espellere Stekelenburg”. E ancora: “Nessuno si aspettava traguardi più alti di questo, aggiungeremo qualcosa ogni anno per avere una progressione costante sulla qualità”. Cosa che auspica De Rossi. “La soluzione per vincere i campionati è mettere qualche campione, per far crescere il livello d’esperienza. Adesso è tutto deludente: perdere due derby, essere a 10 punti dal terzo posto, tutto quanto”. La squadra tornerà a lavorare domani pomeriggio per preparare la trasferta di sabato sera a Palermo.

La Repubblica – Francesca Ferrazza

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