Il Messaggero – “Daniele fuori? Non era pronto”

Undicesima sconfitta stagionale, nona in campionato. Un solo punto nelle ultime cinque trasferte. Alla vigilia del derby, una situazione pesantissima. Accompagnata, e ulteriormente peggiorata e avvelenata, dalle polemiche legate all’esclusione di Daniele De Rossi, finito addirittura in tribuna. Una mossa punitiva, è stato detto. Perché De Rossi si è presentato in ritardo alla riunione tecnica. (…) Se Daniele avesse combinato qualcosa a Roma, cioè prima della partenza per Bergamo, non sarebbe stato neppure convocato. Come accaduto per Osvaldo a Firenze, dopo la lite con Lamela a Udine. Ma la decisione di Luis Enrique, al di là delle parole della società, ha scatenato un mare di polemiche, legate anche al risultato della partita. E ha dato il via pure a tutta una ridda di voci, di ipotesi (incontrollate) sulla reale motivazione della punizione di De Rossi.

Domanda: Luis, un’esclusione legata ad un ritardo alla riunione tecnica? Lo spagnolo nega, senza sapere (senza saperlo davvero?) che il ds Sabatini e il dg l’avevano appena confermato/ufficializzato. “Non parlo mai di quello che accade nello spogliatoio o in albergo, De Rossi non l’ho visto pronto. E sono sicuro che nessuno mi può assicurare che con uno o l’altro giocatore questo risultato non ci sarebbe stato“. Non può essere una scelta tecnica… “L’ho spiegato benissimo. Se i dirigenti lo sapevano? Quello che succede all’interno della squadra è frutto soltanto di mie decisioni. Se ci sono delle regole, vanno rispettate. Per me è così, se non sta bene questo qui serve un altro allenatore“. Domenica prossima c’è il derby, De Rossi sarà pronto? “Ve lo dirò domenica. La situazione mi preoccupa, sono totalmente convinto quello di cui ha bisogno questa squadra. La Roma è una squadra vincente ma ha vinto tre campionati nella sua storia e io sto cercando di costruire una squadra. I giocatori importanti sono quelli che devono dare un esempio. De Rossi è sempre stato titolare: a corto termine è uno sbaglio, a medio-lungo no“. Una scelta che, però, lascia perplessi i tifosi. “Il primo dispiaciuto sono io, se potessi tornare indietro è una scelta che rifarei” (…).

Altra domanda: il codice etico per lei è più importante dei campioni? “De Rossi non l’ho visto pronto, l’ho detto, ho una morale che credo sia giusta rispetto a quello che succede in squadra, quello che penso lo dico in faccia e per me è stato un peccato dover prendere questa decisione“. Conoscendo la realtà di Roma è più difficile ora arrivare al derby? “Sì, non è il miglior modo ma non l’ho scelto io, ero pronto per la partita dalle 7 di stamattina (ieri, ndi), ero pronto per il mio lavoro e ora sono qui a spiegare una partita brutta, siamo lontanissimi dalla squadra che può essere importante. C’è stata una frazione di partita durante la quale ho pensato che raramente avevo visto cose più brutte, con giocatori che potevano essere espulsi in qualsiasi azione. A questo proposito, ringrazio Colantuono, l’allenatore dell’Atalanta, per come ha gestito la parte finale della partita“. Traduzione: per aver detto ai suoi giocatori di fermarsi dopo la quarta rete.

De Rossi è apparso molto turbato per la decisione presa dal suo allenatore. Una mossa che ha spiazzato la squadra, tanto è vero che due senatori, Perrotta e Heinze, prima della partita hanno chiesto a Luis di non punire il loro compagno. Daniele si stava spiegando, anche con toni forti, con l’allenatore e quei due hanno cercato di fare da mediatori. Invano. E De Rossi è finito in tribuna. Al fianco di Kjaer (…).

Il Messaggero – Mimmo Ferretti

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