Lucio senza megafono: «Inter, la mia famiglia»

Il Messaggero (S.Riggio) – Rientrato dalla Cina, l’avventura di Luciano Spalletti all’Inter è cominciata nella mattinata di ieri quando ha varcato i cancelli di Appiano Gentile con lo staff e la dirigenza nerazzurra (Walter Sabatini, Piero Ausilio, Giovanni Gardini e Javier Zanetti). Poi, intorno alle 16 è arrivata anche l’ufficialità: il tecnico di Certaldo ha firmato un contratto biennale, con un’opzione per il terzo, a 4 milioni di euro a stagione. «Ogni famiglia può avere un momento di difficoltà, l’importante è farsi trovare pronti quando inizia la battaglia», il messaggio via Twitter del club di corso Vittorio Emanuele. Sarà presentato mercoledì 14 giugno. Tutto pronto quindi per provare a rilanciare l’Inter, dopo una stagione sciagurata tra eliminazione al primo turno di Europa League, settimo posto alle spalle del Milan e due esoneri (Frank de Boer e Stefano Pioli, planato nel frattempo sulla panchina della Fiorentina).

CUORE MENEGHINO – «Sono molto entusiasta di entrare a far parte di questa grandissima famiglia. Avendo il supporto e il sentimento di milioni di tifosi potrebbe essere inteso come un peso e invece dobbiamo vederla come una sfida, una nuova energia da portare sul campo. C’è da riconciliare i risultati con la storia della nostra società. L’appartenenza diventerà fondamentale. Abbiamo visto che ci sono squadre attrezzate», in sintesi il pensiero di Spalletti. Frasi da tifoso interista, che è poi quello che capita spesso nel calcio. Appena sbarcato a Linate, c’è stato un veloce scambio di battute con un tifoso bianconero, che ha voluto fare un selfie con lui: «Io sono juventino, speravo venisse da noi, mister». Spalletti ha risposto così: «Può essere per chi gli pare, noi siamo interisti». Ai tifosi della Roma, però, non è sfuggito l’addio a Trigoria di qualche giorno fa, quando l’ormai ex allenatore giallorosso con un megafono aveva salutato tutti con un «Forza Roma». Questo è il calcio di oggi. A Milano, ora, si pensa al futuro. L’obiettivo di Spalletti è quello di trattenere Perisic, nonostante il forte interesse del Manchester United, pronto a mettere sul piatto addirittura 55 milioni di euro. Suning cercherà di finanziare il mercato in entrata con altre cessioni illustri. Ruediger e Dalbert (l’accordo con il Nizza è vicino) sono i primi due rinforzi che ha chiesto il nuovo allenatore dell’Inter, senza dimenticare il fedelissimo Nainggolan. Arrivare al belga è davvero complicato, ma in corso Vittorio Emanuele filtra ottimismo.

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