Spalletti: “A volte abbiamo rallentato, ma non siamo mai andati indietro. Il calendario del Napoli è più facile” – VIDEO

Pagine Romaniste – Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita di domani sera contro il Pescara. Queste le sue parole:

Inizia il mister: “Come inizio si fanno i complimenti alla Primavera per il risultato raggiungo e non è il primo. De Rossi è un allenatore che da anni nonostante siano cambiate le squadre ha fatto vedere il suo valore. Naturalmente poi siamo vicini al dolore della famiglia di Michele Scarponi“.

Come sta Emerson? Poter lavorare con tutto il gruppo può essere decisivo?
Emerson fa vedere di essere quasi guarito, poi deve fare allenamenti in maniera continuativa per raggiungere il top e rifare qualche partita, però a posto. Siamo contenti del risultato attuale. Per quanto riguarda la possibilità di allenarsi con tutta la squadra è sicuramente un vantaggio perché vengono fuori allenamenti di qualità e ti permette di toccare quei tasti con ritmi e scelte che assomigliano alla realtà. Allenarsi in 22 è sempre meglio perché hai la possibilità di lavorare sul concetto di squadra e sulla qualità che si ha davanti, è un valore in più. Abbiamo avuto una settimana piena ed è chiaro che quando si ha tanto tempo bisogna saper alternare. I giocatori devono anche recuperare, abbiamo cercato di fare quello che è corretto. Ma quando si hanno più giorni è un beneficio.

Quali sono le insidie di queste partite con delle squadre praticamente retrocesse?
Sono molte, prima di tutto perché non esiste una squadra che parte male e finisce malissimo. Si vede che ci sono momenti in cui vengono fatte prestazioni e risultati importanti, come è successo. C’è una valutazione obiettiva di quelli che hai davanti il Pescara per me è una buona squadra in generale. Ha passato buoni periodi non facendo risultato, dicevamo lo stesso dell’Empoli. Si vede quel modo di stare dentro che è un lavoro quotidiano dell’allenatore in cui loro credono, poi il risultato non dava merito per quello che era la qualità del lavoro. Anche il Crotone è stato premiato, il Pescara ha diversi ex, ultimamente Zeman mi sembra abbia modificato qualcosa nel modo di fare, è meno sbarazzina. Hanno vampate di contropiede forte ma non lasciano campo 90 minuti. Ha mantenuto il meglio cercando di apportare modifiche a quello che creava più difficoltà, per cui le insidie ci sono. La partita d’andata la ricordo bene, abbiamo fatto enorme fatica. Poi siamo stati bravi usando la migliore qualità di alcuni nostri giocatori ma è stata complessivamente articolata.

Quali elementi possono fare la differenza nella corsa al secondo posto?
Sono diversi, secondo me squadre come la Roma o come il Napoli devono puntare sulle loro qualità, quello che sarà il premio a fine campionato. Lì vedremo la pagella del nostro lavoro. Forse l’obiettivo principale di una stagione è vedere che squadra sei diventato quando arrivi in fondo, e noi abbiamo la possibilità di finire bene il campionato nonostante se si vede il calendario il Napoli lo abbiamo un po’ più facile. Noi però siamo forti come loro, abbiamo la possibilità di fare la nostra corsa. Abbiamo portato quasi in fondo un campionato dove abbiamo avuto difficoltà in alcuni momenti e abbiamo rallentato ma mai siamo andati indietro. Bisognerà vedere cosa riusciamo a fare in quest’ultimo pezzo di campionato che è corto e che diventa importantissimo. Siamo nelle condizioni visto che non ci sono altre competizioni di farlo nel migliore dei modi perché c’è una qualità importante e possiamo fare un risultato importantissimo.

Il fatto che la Roma faccia calcoli finanziari è alla base dei suoi dubbi sul futuro?
Con la società ho un contatto diretto, ho accettato di lavorare con quella che è la Roma. Ci lavoro con tutto l’entusiasmo possibile. C’è il risultato finale che determinerà molto, in queste partite può cambiare l’idea che ti sei fatto dell’altro e viceversa. Siamo tutti concentrati a tenere duro fino in fondo, è questo l’obiettivo. Non darla vinta a nessuno, a quelli che in alcuni momenti ci hanno detto che non ce la faremo o che è il momento dei processi o voi siete dei mediocri. Noi terremo duro fino in fondo, poi ci si incontra e si traggono le conclusioni. Fare male 3-4 partite di fila sarebbe una cosa nuova per quello che ha fatto vedere la Roma. Quando siamo partiti abbiamo fatto discorsi di quello che saremmo riusciti a costruire. Questa squadra ha fatto vedere una linearità nei risultati, dovendo superare anche difficoltà. Dobbiamo finire così, non dobbiamo assolutamente abbassare un centimetro per giocarci questa posizione importantissima. Nelle ultime 10 partite la Roma mi sembra ne abbia vinte 8, noi vogliamo andare avanti così. In fondo ci si confronta, se sarà il risultato dell’andamento dell’anno, secondo me tutti abbiamo fatto il nostro lavoro al massimo mettendo contenuti importanti nel nostro tragitto. C’è la possibilità di lavorare in maniera importante in futuro.

Il pareggio con l’Atalanta ha cambiato qualcosa?
Nonostante abbiamo sbagliato un tempo della partita noi rimaniamo convinti di poter continuare ad avere una sostanza importante di risultati, perché c’è una sostanza anche nei numeri. Tentiamo di andare a vincere la partita, di andare a proporre la nostra qualità di gioco, non sarà facile ma non solo in questa ma anche in quella successiva. Rudiger è un bell’atleta, una bella persona e un calciatore importante per la Roma.

Cosa pensa della VAR? E’ favorevole?
Sì sono favorevole, ed è chiaro che ci sono delle motivazioni dove diventa fondamentale e facile tirare le conclusioni corrette. Ce ne sono altre che rimarranno sempre dubbiose, la forza dell’impatto non riusciremo a valutarla anche riguardandola e sezionarla qualcosa di più si capisce. In generale sono favorevole, a volte si vedono rigori dati senza nessun tipo di contatto, dove il difendente non tocca l’attaccante, quelli sono brutti da accettare. In quelli mezzi e mezzi rimarrà dubbio ma la percentuale sarà inferiore.

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