Luciano esulta: «Siamo squadra». E arriva Pallotta

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La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – E ora sono sei vittorie consecutive, come alla fine del 2006, la sua seconda miglior striscia di vittorie in giallorosso. Spalletti però è uno che i conti li fa al traguardo, i passaggi intermedi li tiene in conto relativamente. «Dobbiamo solo pensare a restare concentrati, le vittorie alla lunga un po’ viziano – dice il tecnico della Roma –. Non possiamo cullarci ora, c’è ancora molta strada da fare. È stata una prestazione pesante, contro una squadra fortissima che ha qualità. Le abbiamo concesso poco e tirato tanto, con continuità di applicazione a livello di testa. E in tanti si son fatti trovare pronti, sono tutti vivi».

LE SCELTE – Già, perché la settimana era stata dura e Spalletti è stato costretto a lasciar fuori dal via Manolas, Dzeko e Florenzi. «Ci siamo allenati all’80% solo venerdì. Totti? Lo avrei messo da ultimo per palleggiare meglio, ma la squadra faticava a risalire. Dzeko sa tenere palla, con gli altri serve la palla manovrata. L’aspetto fondamentale comunque è stata la pressione per recuperare palla nella loro metà campo. Così siamo una squadra».

TOTTI ASPETTA – Intanto tra un paio di giorni sbarcherà a Roma il presidente James Pallotta. Per lui c’è un’agenda fitta, ad iniziare da Totti. «Il presidente ci parlerà come era già previsto – dice il direttore generale Mauro Baldissoni –. Di nuovo per noi c’è il suo disagio, espresso forse con i tempi sbagliati. Ma lo perdoniamo, per l’affetto che proviamo». Da verificare le condizioni di Nainggolan, a rischio per la Fiorentina.

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