Luca Pellegrini: “Eriksson mi voleva alla Roma ma rifiutai per andare alla Sampdoria. Quella squadra era costruita per vincere lo scudetto”

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Luca Pellegrini, ex giocatore della Sampdoria, è stato intervistato da Roma Radio parlando del suo trascorso a Genova e di quando stava per vestire la maglia giallorossa. Queste le sue parole:

La mia Sampdoria? La squadra non fu costruita per vincere lo scudetto, ma per vivere delle stagioni da protagonista e lo testimonia il fatto che, a differenza di grandi squadre, noi avevamo un potenziale italiano importante. Me lo disse Capello quando feci una tournée con il Milan: loro avevano gli olandesi, noi gli italiani. Avevamo giocatori di altro valore, l’Inter anche aveva i tedeschi. Ci fu una maturità da parte di tutti quanti importante, siamo cresciuti stagione dopo stagione. C’è stata una grande programmazione, poi in certe stagioni, quelle delle coppe europee, tralasciammo il campionato per puntare a vincere in Europa. Mancini e Vialli venivano da un Mondiale sottotono, quello che avevano noi è stato il miglior Mancini per qualità e quantità, era un lusso per noi”.

“Dino Viola era molto amico con Mantovani, il nostro presidente lo ricordò anche durante una mia presentazione. Mantovani è sempre stato un presidente molto vicino a noi, quelli che arrivavano alla Sampdoria in quegli anni erano appena maggiorenni, lui fu come un padre per noi, aveva questo spirito molto paterno. Roma? Potevo andare alla Roma, Eriksson mi voleva già prima. Dopo la vittoria in Coppa delle Coppe, mi chiamò il presidente e mi parlò dell’interesse della Roma ma rifiutai perché ero convinto che mancava poco per vincere qualcosa di importante“.

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