L’organico della Roma non dà garanzie: che fine ha fatto Jonathan Silva?

Corriere dello Sport (R.Maida)Mancano i cambi. Di Francesco protegge la sua rosa dopo l’11ª sconfitta stagionale (7 in campionato, 3 in Champions, 1 in Coppa Italia) ma i risultati dimostrano che l’organico non sia così profondo come il club sperava. Emblematico il caso di Jonathan Silva, terzino sinistro argentino preso a gennaio: è arrivato a Trigoria infortunato dopo un’operazione a un ginocchio e una prima fase di Champions giocata con lo Sporting Lisbona, non ha ancora messo piede in campo. Zero minuti zero. Tanto che ieri Di Francesco, per far riposare Kolarov in questo ciclo intensissimo di partite, ha allargato Juan Jesus a sinistra come già era accaduto con esiti migliori a Udine. «Ma noi siamo un gruppo forte – spiega proprio Kolarov, portavoce dello spogliatoio dopo la sconfitta con la Fiorentina -. Non è umano giocare tutte le partite e tanti calciatori sono stati molto utilizzati. Abbiamo perso e non deve succedere. Ma se anche avessimo vinto 8-0, la corsa alla Champions non sarebbe stata chiusa. Pensiamo a riscattarci subito. Niente drammi, questo non è un buco nero».

DELUSIONI – Sarà. Ma con i francesi, per esempio, la Roma non ha avuto fortuna sul mercato. Almeno per ora. Tra infortuni e prestazioni, Gonalons e Defrel si stanno rivelando colpi infruttuosi nella loro prima stagione a Trigoria. Gonalons, acquistato a un anno dalla scadenza del contratto con il Lione per dare respiro a De Rossi, aveva ottime referenze e un curriculum rispettabile. Eppure ha sbagliato quasi tutte le partite, con errori anche visibili: l’ultimo ieri contro la Fiorentina, quando gli è scappato Benassi dentro all’area sullo 0-1, pochi giorni dopo lo sciagurato controllo del Camp Nou che aveva consegnato il 4-1 a Luis Suarez. Era successo Di Francesco prova a proteggere il suo gruppo ma il club si aspettava di più da diversi giocatori anche a Baku, a settembre, quando aveva rimesso in pista il Qarabag con una gestione errata del pallone davanti all’area di rigore. Difficile pensare che un ex capitano del Lione, un ex centrocampista della nazionale francese, sia diventato un brocco. E’ più facile osservare che nella Roma non si sia ambientato e di conseguenza non abbia fornito un rendimento all’altezza delle aspettative. Lo stesso discorso può essere esteso a Gregoire Defrel: ieri è stato bocciato direttamente da Di Francesco, suo grande estimatore, che lo ha lasciato negli spogliatoi durante l’intervallo. Gli aveva restituito dopo oltre due mesi un ruolo da titolare. E siccome su Defrel la Roma ha investito circa 23 milioni, andrà per riabilitato.

CONTROTENDENZA – Per fortuna Ünder, dopo un inizio difficile, ha confermato le sue doti di giovane stella: non è un caso che nelle ultime tre partite, con lui fuori gioco per infortunio, la Roma abbia perso qualità offensiva. La speranza di Monchi è che nel percorso di crescita lo accompagni presto Schick, il grande punto interrogativo della stagione: la traversa di testa e l’assist per Nainggolan (non convertito) sono segnali di risveglio.

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