L’Olimpico di Caprari fece segnare Mancini, adesso vuole farlo lui

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – La Roma gli regalò notorietà ancora prima che fosse lui stesso a prendersela. Successe il 26 gennaio 2008, si giocava Roma­ Palermo e Gianluca Caprari, all’epoca 14enne, faceva il raccattapalle. Già all’epoca talmente veloce, che fu decisivo sul gol di Amantino Mancini, posizionando al volo il pallone per il corner di Taddei e agitando i sonni successivi di Zamparini. Da allora per Caprari la storia con la Roma è stata gioie e dolori. Fino alla sfida di domani, quando Gianluca ritroverà perla quinta volta da avversario la squadra dove è cresciuto. Finora l’ha affrontata sempre con il Pescara, segnando due reti in 4 gare ma portando a casa solo un punto, il pari del 2012­-13.

LA FURBATA – Già, Roma­Palermo, il primo squarcio di notorietà di Caprari. La Roma stava soffrendo, non riusciva a sbloccare la partita. Fin quando, al 14’ della ripresa, Caprari (che faceva il raccattapalle tra la Monte Mario e la Sud) fu lestissimo a posizionare il pallone sul corner, con Taddei che calciò l’angolo prendendo di sorpresa la difesa siciliana, ancora alla ricerca dei piazzamenti. Il risultato fu il colpo di testa (decisivo) di Mancini e la rabbia di Zamparini, che fece addirittura ricorso chiedendo la vittoria a tavolino o la ripetizione della gara. «Ai ragazzi bisogna insegnare la lealtà, non la furbizia», disse il patron del Palermo. E Caprari? «Praticamente è come se avessi segnato il primo gol in Serie A», disse giorni dopo Gianluca, ammettendo anche la sua fede calcistica: «Totti è fortissimo, ma io mi ispiro a Del Piero. Sono juventino e il mio sogno è vestire la maglia della Juve in Serie A». Sogno, almeno per ora, ancora nel cassetto.

LA STORIA – Gianluca è cresciuto a La Rustica, zona est di Roma, quartiere per alcuni versi difficile. Mamma Daniela e papà Mauro lo hanno seguito in tutto e per tutto, anche quando a scuola faceva le bizze. Il papà, tra l’altro, è stato un ex giocatore di calcio a 5 e allenatore nei settori giovanili romani. Dove Gianluca è cresciuto: prima al Don Bosco, poi all’Atletico 2000 di un altro papà, quello di Giuseppe Giannini. Infine la Roma, dove ha vinto uno scudetto Allievi e dove Vincenzo Montella lo fece esordire giovanissimo in Champions League, a Donetsk, l’8 marzo 2011. Pochi mesi dopo sarebbero arrivati anche l’esordio in Serie A, la vittoria del titolo Primavera e la nuova partenza con Luis Enrique, che lo fece giocare titolare nelle due nefaste gare di Europa League, contro lo Slovan Bratislava. Quella sfida pesò come un macigno e, probabilmente, segnò la fine della storia d’amore tra Gianluca e la Roma. In giallorosso, infatti, Caprari ci tornerà ancora peri primi sei mesi del 2013­-14, ma è una parentesi tra le gare con il Pescara, lo sbarco all’Inter (dove però non ha mai giocato) e la sfida di oggi con la Sampdoria.

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