Ljajic resta fuori (prevedibile) contro il Bayern Monaco, gioca 72’ a Genova senza brillare e, da quel momento, sparisce. Panchina contro Cesena e Bayern; le briciole a Napoli. Gli altri ruotano, lui molto meno. Un turnover troppo anomalo, quello riservato da Garcia a Ljajic, nonostante daTrigoria tutti considerino impeccabile il suo comportamento e il suo impegno in allenamento. Fatto sta che Ljajic, che a settembre si era anche riconquistato la nazionale serba, dopo i problemi con Mihajlovic l’ha persa per il momento anche con Advocaat (niente amichevole con la Grecia, dove invece ci saranno Torosidis, Manolas e Holebas), che ha dichiarato in maniera perentoria: «Non ho bisogno di quelli come lui che hanno la mentalità sbagliata e rovinano il gruppo». E Adem rischia di restare fuori anche stasera: Garcia sta pensando di dare un’altra chance a Destro, assieme a Gervinho e Totti, tenuti appositamente a riposo all’Allianz Arena.
Il marchigiano, invece, a Monaco ha giocato e male, si è preso qualche fischio dall’ultimo anello dello stadio e stasera spera di trasformare quei mugugni nei soliti applausi che l’Olimpico gli riserva ogni volta che segna. Gli stessi che i tifosi hanno riservato più volte a Ljajic, un giocatore di cui ti puoi innamorare, ma che puoi detestare allo stesso tempo. Lui, ai tifosi, il messaggio lo ha lanciato, quando su Roma Tv gli hanno mostrato una foto della curva: «Sono importanti per la squadra, con il loro aiuto possiamo fare molto meglio in campo». E la speranza di Ljajic, per stasera, è di andare a esultare mano nella mano con i compagni sudato, piuttosto che con il giaccone per ripararsi dal freddo-umido che farà in panchina.