Ljajic-Giaccherini. Toro: 2 assalti per un colpo

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TuttoSport (M.Bonetto) – Con addosso una corazza deputata a proteggere il fondoschiena, il Toro è seduto sopra a un geyser solo apparentemente in sonno: da un momento all’altro può levarsi verso il cielo una colonna d’acqua bollente, con i suoi vapori chiaramente di mercato. Ed è esattamente questo che cercano Cairo e Petrachi. Un bel botto, una bella eruzione da cavalcare, così da prendere finalmente il volo: anche per accompagnare al meglio il battesimo della campagna abbonamenti, dietro alla necessità, ovviamente primaria e preponderante, di cominciare a rinforzare la squadra (e accontentare Mihajlovic). E allora: Ljajic, o Giaccherini. Giaccherini, o Ljajic. Con, sullo sfondo ma non troppo,la fotografia di Iago Falque, altro talento per tutti i gusti, che può accompagnarsi sia al serbo sia al nazionale azzurro. Il tutto, sul fronte offensivo di un Toro che Miha disegnerà attorno al 4-3-2-1.

CELTA VIGO E ALTRI CLUB – Anche ieri si sono dipanati contatti e incontri su piste diverse, e pure oggi la questione è destinata a svilupparsi su una falsariga simile. Restringiamo per un momento il discorso a Ljajic e Giaccherini. I due jolly offensivi, pur molto diversi per età (24 e 31 anni) e per impronta caratteriale, sono nei fatti alternativi anche per ragioni economiche, non solo tecnico-tattiche. Ma siccome a ieri sera non si potevano avere certezze né sull’uno né sull’altro, con lungimiranza i vertici granata continuano a ballare su entrambi i tavoli. Di qui anche il miglioramento delle offerte in corso d’opera, con svolte possibili persino dietro l’angolo. Partiamo dal serbo. Il Torino ha già trovato un accordo con la Roma per l’acquisto a titolo definitivo di Ljajic, reduce dal prestito all’Inter: 7 milioni. Il giocatore, però, ha chiesto tempo per valutare l’intero scenario di mercato che lo coinvolge, tra l’ingresso nel panorama del Celta Vigo e le sirene di Milan e Fiorentina. Per oggi è previsto un nuovo contatto dirimente con gli agenti del ragazzo: il Toro appoggerà sul tavolo una proposta leggermente riveduta e corretta verso l’alto, destinata a ruotare attorno a un contratto quinquennale, oscillante tra 1,5 e 1,6 milioni netti a stagione, più bonus. Facciamola semplice: se finalmente il serbo, attraverso i suoi agenti, libererà un sorriso, Cairo e Petrachi cominceranno ad affrontare la discesa che conduce al traguardo. Con la volontà di ingaggiare Ljajic in tempo utile per la presentazione del nuovo Toro, domenica. A meno di immediate fumate bianche, gli esiti del summit odierno faranno comprendere ai vertici granata se varrà la pena, nel caso, proseguire nell’assalto. E’ del tutto normale che, in tale ottica, la Roma (in ottimi rapporti con Cairo) sia disposta anche a valutare in un secondo tempo le offerte del Celta Vigo, per il serbo: caso mai saltasse in aria l’opzione granata… Tanto più in considerazione del fatto che il Torino stesso sta portando avanti in contemporanea le trattative per Giaccherini.

GIAK, INGAGGIO SIMILE –  Giak non è affatto considerato una seconda scelta (e ci mancherebbe!), vista la sua cifra tecnica, l’eclettismo, la sua maturità. Di qui il pressing anche sull’azzurro, reduce da un Europeo di primo piano. Il Sunderland, proprietario del cartellino fino al 2017, è disposto a cederlo (1,5 milioni). Il Toro ha offerto a Giak un triennale: si balla verso un milione e mezzo a stagione, con i bonus. E anche in questo caso le trattative sono soggette tutti i giorni a spinte e controspinte, con in azione pure Fiorentina e Bologna. Intanto, Iago Falque, fantasista-ala, attende la chiamata definitiva: indipendentemente dall’approdo in granata di Ljajic piuttosto che di Giaccherini, il Toro può ingaggiarlo in prestito oneroso (poco meno di 2 milioni) con diritto di riscatto (a 6: intesa già trovata con la Roma). La pubblicità dice: paghi 2 e prendi 3. Cairo e Petrachi han rigirato la frittata: ne trattano 3, ne vogliono 2.

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