Totti incontra i tifosi a Piazza Carera: “E’ una cosa bellissima vedere tutti questi tifosi, è l’amore che mi danno sempre da 25 anni. Trigoria è casa mia. Se vinco lo scudetto smetto, se continuo qualcuno storcerebbe la bocca. Se non mi cacciano farò il dirigente”- FOTO e VIDEO

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Pagine Romaniste (F.Biafora – Y.Oggiano) – Ultima serata di impegni per la Roma con Totti che presenzia a Piazza Carera per incontrare i tifosi nel suo ultimo ritiro giallorosso.

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Sei sorpreso di tanta gente?
Non sono sorpreso.

La gente è qua dalle tre…
Si so abbronzati.

Che effetto ti fa?
Effetto bellissimo, speciale, perché è l’amore che mi danno sempre da 25 anni. E’ un amore vero, reciproco, ci stimiamo l’uno con l’altro, siamo fratello e sorella.

Parleremo poco di calcio, sei pronto?
Dipende…

Vorremmo entrare nella tua privacy…
Va bene, quello che posso rispondere lo dico.

Un tifoso: “La moglie del capitano non si tocca” e lui “Bravo, sennò te gonfio (ride, ndr)“.

Se dovessi andare in viaggio di nozze con la Roma dove andresti?
A Trigoria, è la mia casa, ci sono cresciuto. Sono stati 25 anni bellissimi tra cose belle e brutte, ho cercato sempre di fare del mio massimo e di portare i colori della Roma più in alto possibile, a volte ci sono riuscito, a volte meno. Sono gratificato di quanto fatto.

Ti ricordi l’esordio con la Roma?
Eravamo giovani, ero seduto in panchina vicino a Muzzi, c’era Boskov allenatore, si gira verso di noi quando mancavano 5-6 minuti dalla fine. Si girò e disse “regazzì scaldate” e io mi girai verso Muzzi e dissi “Ce la con te”, ma lui “No, no, ce l’ha con te”. Neanche mi ha fatto riscaldare, sono entrato a freddo, non capivo niente, correvo da tutte le parti.

Il ritiro più divertente?
Tutti, abbiamo avuto sempre un grandissimo gruppo, ci siamo divertiti su tutti i fronti, è normale che da giovane eri più libero, ora tocca essere pacati.

Lo scherzo più simpatico che hai fatto?
A Mexes a Brunico. Lui aveva paura dei rospi, una sera alle 11 siamo entrati in camera sua e lo abbiamo buttato in camera. Lui è entrato ed è impazzito, si voleva buttare di sotto. Philippe è il numero uno.

Riesci ad andare nel centro di Roma?
Non vado a via del Corso da più di 10 anni. Mi piacerebbe, ma non ci vado. Non perché non voglio andarci, ma starei fermo a Piazza del Popolo a fare autografi e foto, se portassi la sagoma sarebbe uguale. Ma da una parte sono contento, non vado a fare shopping con Ilary. La mando da sola.

Social?
Io non so sociale, non so capace. Se lo faccio lo faccio bene, sennò non lo faccio.

Tutti ora hanno il cellulare in mano…
Era meglio con le cabine telefoniche, se te scaccoli un secondo stai subito su Facebook o Twitter.

Totti a Vespasiani: “Te sei scritto tutto, pensavo che avevi il gobbo“.

Partono cori contro la Juve e la Lazio: “L’altra volta mi hanno chiesto di Bielsa e ho fatto un sorrisetto ed è successo il casino, mo non faccio niente“.

Quando sei in panchina hai la telecamera fissa su di te…
Per questo non ci voglio sta. E’ un macello, si mettono tutti vicino a me.

Al Nike Store una bambina si è messa a piangere quando ti ha incontrato, che effetto fa?
Io non faccio niente, faccio un effetto strano. Mi vogliono bene, questa è la cosa principale, cerco di essere me stesso come sempre. Caratterialmente uno è più forte o più debole. Quando vengono i bambini a Trigoria sono muti, non chiacchierano più, sono un essere umano anche io.

Devi capire i tifosi però…
Lo capisco benissimo, mi basta questo (indica i tifosi, ndr).

Vuoi andare tra il pubblico?
Io ci sono stato lì in mezzo, so cosa significa. Tra un paio d’anni vengo. Vuoi che vada subito? Allora subito.

Il tuo legame con il nonno materno?
Purtroppo non ce l’ho avuto, ero piccolo, se ne andò quando avevo tre anni, non l’ho vissuto. I nonni mi sono mancati, ma la famiglia non mi ha fatto mancare niente.

La tua famiglia è sempre con te…
Mi fa piacere, mio padre mi segue ovunque, prende il camper e viene a vedere le partite, è malato, prende il camper e viene. Mi fa piacere, c’è una persona che mi ha sempre sostenuto.

Ti ricordi la prima dedica?
Uno dei primi, quando fai gol pensi sempre alla famiglia e ai tifosi. E’ la verità.

Che figlio ti assomiglia caratterialmente di più?
Penso tutti e due. Cristian più fisicamente, Chanel è la fotocopia di faccia, è me con i capelli lunghi, non c’è bisogno del DNA.

Giorgio Rossi interviene telefonicamente: “Grazie per l’applauso vi voglio bene, è una telefonata eccezionale, provo tanta gioia e felicità“.

Totti: “Giorgione come stai? Grazie per questa bellissima sorpresa“.

Totti: “Giorgio è il numero uno della Roma, è stato 50 anni con la Roma. Senza di lui ci sarebbe stato il declino“.

Rossi: “Lo ringrazio e lo abbraccio, gli voglio bene“.

Totti: “Grazie Giorgio, buona cena“.

Entrambi i figli uguali a te, sei di parte…
Chanel è uguale, se ci fosse lei senza capelli lunghi io starei a casa.

Isabel?
E’ bella. Lei è bella veramente, ha preso tre quarti di Ilary e un quarto di me. Ha preso solo gli occhi di me. La parte migliore non è la mia.

Ti toccherà fare una squadra di pallavolo?
Non penso, penso che aprirò una vigilanza privata. Né pallavolo, né calcetto.

Sei geloso?
Di chi? Dei figli o di mia moglie? Dei figli sono possessivo, di mia moglie geloso.

Vai mai a parlare con le maestre dei miei figli?
Abbastanza. Se lavoro il pomeriggio ci vado. L’unico problema delle maestre è che loro vanno a scuola americana e parlano solo inglese, ci siamo detti solo “Yes”. Mi fanno: “Che ti hanno detto?” e io “Tutto benissimo” sempre. Sono abbastanza soddisfatto di loro, devo essere esigente.

I compiti?
In italiano li aiuto, in inglese ci pensa Ilary.

In cosa li aiuti?
Matematica, ricominci da zero, tante cose te le dimentichi.

Vespasiani va in mezzo ai tifosi, che fanno domande.

Totti: “Mo la faccio io una domanda“.

Tifoso: Ci fai vincere lo scudetto?
Ti rispondo sinceramente? E’ difficile, perché c’è una squadra più forte di noi in questo momento. Siamo tutti obiettivi, poi ognuno di noi vuole vincere ‘quella cosa’, ma in questo momento c’è una squadra più forte.

Tifoso: Il prossimo anno giochi a calcio?
Balilla sì.

Tifoso: Rimani in società a fine carriera?
Sì, fino a questo momento sì. Ho un contratto di sei anni da dirigente, se non mi cacciano via sì.

Dieci anni di meno o un altro scudetto?
Che c’è il cronometro. Dico, dieci anni di meno così lo possiamo vincere. Se mi dovessero dì “Vinci lo scudetto quest’anno” io smetto.

Gomorra o Squadra Antimafia?
Ho guardato tutti e due. Ma scelgo Gomorra, è più forte e pesante.

Pane e Nutella o gelato alla stracciatella?
Nutella, la Nutella è Nutella. E’ l’odore proprio che ti ci porta.

Pizza e mortadella o tiramisù?
Alle undici pizza e mortadella. La sera tiramisù.

La carbonara la mangi?
No. Non mi piace. Tutti i piatti tipici romani non mi piacciono.

Cucini?
Ma che. Pane e acqua.

Se sei da solo?
Vado a cena fuori. Mi è capitato al massimo di cucinare due uova.

Il piatto preferito?
Gli gnocchi. Come te pare li puoi fare.

Come si fanno gli gnocchi?
Con le patate. Qua stiamo con verdura e petto di pollo, mo ti prendo a mozzichi.

Sempre Totti: “Dimmi te se lo sai! Cazzo di domande me stai a fa?“.

Tennis o paddle?
Paddle.

Come si gioca?
Con le racchette. Due contro due con le sponde. Non gioco coi compagni.

Il più forte della squadra?
Pizarro. Degli attuali nessuno.

Vacanza con Candela o Cassano?
Con Vincent, ma anche con Antonio, che ti fa divertire. C’è ancora un legame forte.

L’mp3 o il walkman?
Mp3, ma tanto non mi serve.

Che effetto ti fanno i calciatori sempre con le cuffie?
Non sono tanto favorevole, pare che c’hanno gli orecchioni con quei cuffioni.

Babbo Natale o la Befana?
Babbo Natale perché portava tanti regali, la Befana portava i dolci. Prendo tutti e due.

Scegli uno?
Babbo Natale, il vecchio Babbo Natale.

Topolino o Dylan Dog?
Topolino.

Il primo motorino?
Buster. Lo rubavo a mio padre, prima di iniziare a giocare.

Motorino o Ferrari?
Motorino.

Dormi nudo o in pigiama?
Nudo. Tutto fresco, devo essere fresco la mattina. Ci vuole tempo prima che ti svegli. Non lo sopporto il pigiama. Niente, proprio niente, manco maglietta.

Foto o autografo?
Nudo (ride, ndr). La foto, che rimane, il foglietto te lo perdi.

Preferisci una donna brutta e simpatica o bona e antipatica?
Bona e antipatica. E’ la verità. Quella brutta non ce vai in giro.

Baglioni o Ligabue?
Baglioni.

Parte il coro per Gyomber, tormentone del ritiro…

Totti: “Che è già finita? Norbert è depresso. Non se l’aspettava, poi Torosidis in primis lo prende sempre in giro. Inizia con sta canzone mattina, pomeriggio e sera, sta per sbroccà, non ce la fa più“.

La canzone preferita di Baglioni?
Io non canto, scappano tutti, la rovino. So stonato.

Parte “Questo piccolo grande amore” e Totti canta insieme al pubblico.

Totti: “In questo momento leverei la parola ‘piccolo’ e lascerei solo ‘grande amore’“.

Chi ti ricorda questa canzone?
E’ una canzone che ho dedicato ad Ilary il primo giorno che mi sono messo con lei.

Sei un romanticone?
Vero, non sembra ma sono molto romantico.

Raccontaci una cosa…
No, che. Ma che te racconto.

Una canzone che ti piace?
I cori della Roma sono le canzoni più belle.

Parte la base di YMCA, base del coro per Gyomber e Totti la canta insieme ai tifosi.

Totti: “Mo vi faccio sentire una cosa. Perché pensate che vi prendo in giro. Abbiamo una chat di gruppo, questi sono Torosidis e Strootman che lo cantano“.

Totti fa sentire l’audio dei due compagni di squadra che lo cantano e le foto di Gyomber.

Totti: “Domani Gyomber mi fa un’entrata sull’anca“.

Viene chiamato Gyomber al telefono…

Gyomber: “Pronto, ma che cazzo fate voi? Siete delle merde (ride, ndr)“.

Tutta la piazza canta il coro e anche Gyomber dal telefono lo canta.

Totti: “Stavi dormendo? Hai visto quanto ti vogliono bene i tifosi della Roma?“.

Gyomber: “Non ti sento bene“.

Totti: “Viè in piazza che ci senti bene. Affacciati alla finestra o bella mia“.

Gyomber: “Cantate un po’ che non vi sento, sono sul balcone“.

Totti: “S’è buttato de sotto“.

Gyomber: “Ciao a tutti, non vi sento bene“.

La beneficenza?
Neanche stasera ne voglio parlare. E’ una cosa mia privata, mi fa un enorme piacere la gente che ha dei problemi.

Sale sul palco il sindaco di Pinzolo e parte il coro: “Francesco sindaco di Roma“. Totti: “Adesso hanno fatto il sindaco“.

Totti: “Pinzolo è sempre stata giallorossa eh“.

Sindaco Cereghini: “Vorremmo continuare a vederlo sul campo“. Totti: “Meglio di no, qualcuno fa la bocca storta…“.

Ti sei divertito?
Io starei qui fino a mezzanotte. Tra cinque minuti devo stare in camera, che il mister fa il giro delle camere, se non mi trova…

Spalletti undici anni fa ti mette prima punta…
E’ stato un momento importante, diciamo di sì. In quel momento mi mancava solo di fare la prima punta, fortunatamente o sfortunatamente ci sono riuscito nel migliore dei modi. Da Genova non ho più cambiato di ruolo.

Come andò quella mossa tattica?
Me lo disse un’ora e mezza prima della partita. C’erano tante assenze e squalifiche, mi ha messo la davanti. Sono riuscito a fare gol quella sera e da lì è partito il calvario.

Sono tanti anni che sei sposato…
Ci stanno i pro e i contro anche per noi. Sembra tutto rose e fiori ma facciamo un lavoro molto impegnativo, che ci porta fuori da casa tanto tempo. Se guardi il lato economico certo che è tanto, ma questo è il calcio.

Dieci anni fa hai vinto il Mondiale…
Stavano tutti al Circo Massimo. Fortunatamente in questi 25 anni sono riuscito ad ottenere uno dei risultati più importanti, cioè vincere il mondiale. Fortunatamente ho preso questo trofeo.

Ti applaudono tutti gli stadi…
Tranne in Italia (ride, ndr).

Messi perché non vince?
Anche Ronaldo ha vinto… Io non c’entro niente con quei due, fanno parte di un’altra categoria.

Sono epoche diverse…
Stai a dì che sono vecchio.

Quindi?
Diciamo la verità, Messi e Ronaldo sono di un’altra categoria. Io gioco a pallone e dico così. Mi fa piacere l’affetto e tutto, ma è così. Loro sono il calcio. Sono superiori in base alle statistiche. Ma che dovemo parlà di Ronaldo e Messi? Certo che al Barcellona e al Real Madrid è più facile, ma… Portamoli qua tutti e due e vedemo. Così siamo contenti tutti. Io guardo, sto in panchina, quando sono belle vanno guardate.

Messi?
E’ difficile vincere, è sfortunato, è il giocatore più forte del mondo ad oggi. Poi col Barça è più difficile.

Roma città?
E’ la città più bella del mondo. Mare, montagna, città e tifosi che ti vogliono bene.

Totti saluta tutti con un inchino. Finisce la serata.

Ore 21.30 – Totti è arrivato. Cori di tutta la piazza per lui. Vespasiani lancia il coro: “Totti gol“, Francesco: “E’ vecchio questo“.

Ore 21.20 – Circa 500 tifosi della Roma stanno aspettando Francesco Totti. E’ apparso anche un simpatico striscione per il Capitano: “A Francè stamo qua dalle tre solo pe te!!“.

striscione totti

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