Napoli, Monchi premiato come dirigente dell’anno: “Contento del mio primo anno. Condivido il premio anche con Sabatini” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (da Napoli F.Biafora) – È andato in scena presso l’Auditorium del Royal Continental di Napoli la premiazione “Football Leader“, manifestazione organizzata da Assoallenatori e DGS Sport & Cultura. Tra i premiati c’è stato anche Monchi: il direttore sportivo della Roma ha ricevuto il premio come “Dirigente dell’anno“. Presenti anche il noto procuratore Mino Raiola, che ha parlato anche dei suoi assistiti in chiave mercato, Walter Sabatini, ex ds capitolino, Igli Tare, ds della Lazio, e gli allenatori Fabio Capello, Claudio Ranieri, Marco Giampaolo, Zdenek Zeman, Aurelio Andreazzoli.

LIVE

Ore 20.20Monchi lascia l’evento senza rilasciare ulteriori dichiarazioni.

Ore 19.37 – Tocca a Fabio Capello, premiato come ‘Allenatore che incarna tutti i principi per essere Leader. Questo il suo pensiero:

Cosa è stato il pallone nella mia vita?
Non ho più voglia di allenare. Io vengo da un paese di mille abitanti, avevo un prete che amava il calcio. La mia casa era vicino la chiesa, la mia vita è stata football e studio fino a quando sono andato alla SPAL. Ho fatto sacrifici, mi sono rotto il ginocchio a 18 anni e a 21 anni. La carriera sembrava finita, non andavo in vacanza in Sardegna ma mi curavo per giocare. Ho avuto la fortuna di sposarmi presto, sono con mia moglie da quasi 50 anni. E’ stata la mia forza, poi sono stato al Milan nel dopo Sacchi con grandi collaboratori come Braida e Galliani. Ho avuto la voglia di mettermi in gioco tra Spagna, Inghilterra, Russia. L’ultima follia è stata la Cina, volevo salvare quella squadra che stava retrocedendo e ci siamo riusciti. L’anno dopo, però, ho capito che la distanza da casa era troppa e sono tornato.

Come arrivai al Milan?
Ero assistente di Liedholm, ci qualificammo per la Coppa Uefa dell’epoca. Berlusconi mi disse che avrei dovuto fare i corsi necessari e imparare le lingue, ho fatto la mia gavetta. Mi richiamò Berlusconi qualche anno dopo, in quel momento ero pronto per il Milan

Ore 19.05 – Soddisfazione personale per Claudio Ranieri, a cui viene assegnato il Premio Speciale alla Carriera, così commentato dal tecnico:

Il mio segreto? Non so, credo che un buon tecnico debba avere ottimi calciatori. Col Leicester mi trovai al posto giusto nel momento giusto, un anno prima quella squadra s’era salvata non senza difficoltà. Non penso a quell’impresa, ringrazio per il premio alla carriera ma voglio ancora allenare. Penserò ai miei ricordi quando avrò smesso di allenare.

Ore 18.54 – Walter Sabatini riceve il premio ‘Speciale Football Leader 2018’. Queste le parole dell’ex giallorosso:

Cosa guardo in un calciatore?
La velocità in campo, come gestisce la palla e le idee che associa. La seconda giocata è quella che conta, la prima giocata per caso riusciva anche a me. Fare la seconda è difficile.

Il mio capolavoro?
Mai fatto un capolavoro, ho preso tanti calciatori. Ce ne sono molti che sono stati bravi. Quando ho preso calciatori da qualsiasi categoria, dal Palermo all’Inter anche se lì sono stato transitorio, li ho affidati agli allenatori. Senza un tecnico adeguato, anche grandi calciatori restano indietro. Per me ogni sconfitta nel mondo del calcio rappresenta un dolore, così come ogni giocata errata di un calciatore.

Capello?
Lo conosco da anni ma di lui ho scoperto una cosa nuova in Cina, sua moglie rappresenta tanto per lui. La persona più importante nella sua vita è proprio sua moglie.

Andreazzoli?
E’ un allenatore che rivitalizza tutti, è riuscito a fare un’impresa incredibile con l’Empoli. E’ sempre stato un allenatore, anche se l’ha deciso tardi. Vedere l’Empoli è come vedere una bella macchina, ha giocato un calcio sofisticato ma reso semplice dal mutuo soccorso che i calciatori hanno reso possibile in ogni gara.

Ore 18:50 – E’ il turno di Mino Raiola. Il noto procuratore è parlato anche del futuro di Mario Balotelli. Queste le sue parole:

Balotelli va a Napoli?
Non è proprio a parametro zero, ma questi sono problemi miei. E’ uno dei più forti italiani, chi ha un progetto ambizioso sicuramente può pensare a lui oggi e farebbe un grande affare. La scusa del suo comportamento non vale più, ha dimostrato di essere maturato ed è vice capitano dell’Italia. Sarebbe un colpo da tutto i punti di vista. Ora sta ai club valutare, intanto sono contento per lui e per l’Italia. Questa è la sua grande ambizione, la nazionale è sempre stata la sua passione. Qualcuno non l’ha capito. Dove va? Napoli, Roma… Vediamo.

Lo diciamo a Monchi?
Io parlo un po’ di spagnolo.

Kluivert pronto per la Serie A?
Uno è pronto a fare un passo quando si sente pronto, ma questo problema non c’è. Il problema è che l’Ajax non vuole vendere Kluivert né gli altri gioielli che ha. Credo che sia un affare difficilissimo non per l’Italia ma per tutti.

Ore 18:40Monchi sale sul palco per ricevere il premio come “Dirigente dell’anno“. Queste le sue parole:

Com’è stato il primo anno in Italia?
E’ stato difficile perché era il primo anno lontano da casa, dalla Spagna. Sono contento di quello che ho fatto, della scelta che ho preso in un momento importante della mia vita. Dopo un anno, dopo un inizio difficile, adesso mi sento bene, benissimo qui in Italia e a Roma.

Alla fine dell’anno c’è più orgoglio per quanto fatto in Europa o più il rammarico?
Credo che per il brand e per la società quello che abbiamo fatto in Champions è stato bellissimo. E’ mancato qualcosa per arrivare ad un sogno. Avevamo voglia di arrivare in finale ma nella partita d’andata abbiamo perso una percentuale importante. Credo che, come ho detto ai miei amici spagnoli, se il primo anno arriviamo in finale, il secondo non si sa più che fare. Per quello manca ancora qualcosa per l’anno prossimo.

Alisson resta?
Se un giocatore deve andare via servono tre cose: un’offerta, un’offerta accettata e che il calciatore voglia andare via. Noi non abbiamo nessuna di queste tre cose e al momento resta qui. Io credo che è normale che in questo momento ci siano voci di mercato ma noi siamo tranquilli perché il ragazzo è contento a Roma e noi siamo contenti con lui.

Mi piacerebbe dire due cose: vorrei ringraziare l’organizzazione, sono contento e orgoglioso di prendere questo premio sia per chi l’assegna e dopo per gli altri premiati. Poi vorrei condividere il premio con la mia famiglia, con i miei compagni di lavoro e poi una grande parte del premio è anche del mio predecessore, Walter Sabatini, perché con il suo lavoro ha reso più facile il mio“.

Ore 18:15Monchi e Raiola si siedono vicini in prima fila.

Ore 18:00Monchi arriva all’Auditorium del Royal Continental di Napoli.

[wonderplugin_slider id=244]

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti