Di Francesco: “Essere qui è un grande orgoglio ma vogliamo continuare a sognare. Dovremo vincere molti duelli” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (da Barcellona F.Biafora) – Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, questo pomeriggio ha parlato in conferenza stampa in vista della partita di Champions League contro il Barcellona. Queste le sue parole:

E’ stato un cammino ricco di soddisfazioni in Champions, il sogno può andare avanti?
Noi siamo qui con grande umiltà nel preparare questa gara contro una squadra che è abituata a fare certe partite. E’ giusto avere il pensiero di poter fare qualcosa di straordinario, sapendo di affrontare probabilmente la squadra più forte al mondo, quella che negli ultimi 11 anni non so quante volte ha vinto la Champions. Per noi è un grande orgoglio ma vogliamo continuare a sognare.

Come si affronta il Barcellona?
Se la Roma è arrivata ai quarti di finale significa che qualcosa l’ha dimostrata in questo periodo. Mi fa piacere ed è giusto che ci sia rispetto. Il Barcellona ha la mentalità, la Roma deve crescere ancora tanto e rispettare tutti gli avversari. Il fatto che ci rispettino è importante, dobbiamo fare una partita che non deve toglierci nulla della nostra identità, ma avere grande attenzione a determinate situazioni contro una squadra che in tutta la Champions League non ha tirato tanto, ma ha un’altissima precisione nel far gol. Significa che ha grandi qualità. Noi dobbiamo dare meno possibilità al Barcellona, se li portiamo vicino alla nostra area ne avranno molte di più.

Ci sono dubbi su Nainggolan e sull’attaccante esterno?
Il Barcellona ha forte, non ha bisogno di dargli vantaggi dicendo chi giocherà o meno. Anche se loro non baseranno la partita sui giocatori che metterò in campo, ne sono certo. Nainggolan è un giocatore molto importante, oggi ho domattina farà il provino decisivo per una valutazione definitiva. Ad oggi, le percentuali che possa giocare sono al 50%. Abbiamo recuperato Pellegrini che oggi darà rifinitura. In questa gara ho voluto mettere tutti sull’attenti, nessuno è sicuro di poter giocare, magari tanto saranno protagonisti. Giocherà la Roma, lo dico perché il messaggio più importante che ho trasmesso alla squadra è che dobbiamo giocare ancor di più da squadra.

E’ un caso che Suarez non abbia ancora segnato?
Speriamo possa ancora non segnare, almeno alla prossima (ride, ndr). E’ un caso perché guardando i filmati e le partite, ha una grande qualità, capacità di far giocare la squadra, attaccare la profondità e di far gol. Avere un attaccante del genere è fondamentale, anche quando non fa gol.

Per lei è un successo arrivare fin qui. Che partita si immagina e quanto sarebbe importante fare un gol?
Il Barcellona in casa in Champions ha preso solo un gol. Fa capire che nonostante giochi sempre alta come atteggiamento, abbia subito pochissimo rispetto agli avversari. Noi dobbiamo avere un atteggiamento positivo e propositivo, con la speranza di potergli fare del male. Ci siamo guadagnati questa chance, non se l’è guadagnata solo il mister ma tutta la squadra con una grande competizione fino adesso. Perché non guardare avanti con ottimismo e spensieratezza?

Si può comparare Totti con Iniesta?
Da centrocampista sono innamorato di Iniesta per come tocca la palla. E’ un giocatore di qualità e gestione della palla impressionante. Totti è un giocatore totalmente differente, perché è più attaccante. Sono tutti e due giocatori che hanno fatto la storia dei due club, in questo sono simili. In mezzo al campo sono giocatori totalmente differenti.

Cosa cambia con El Shaarawy rispetto a Defrel?
Magari non gioca nessuno dei due. Al di là di quello, sono caratteristiche differenti. Defrel ha meno partite e allenamenti, anche se può essere un’opzione importante per me sia dall’inizio sia a partita in corso. Stephan ha avuto maggiore continuità sia in partita sia nell’allenarsi, quindi potrebbe reggere al meglio la partita nei 90 minuti. Hanno caratteristiche diverse, uno è destro l’altro è sinistro, giocando a destra cambia l’impostazione nel venire a cercare il pallone, uno è più bravo a venire a prenderla dentro, l’altro ad attaccare la profondità. Sarà il mio pensiero della gara a determinare la scelta di chi giocherà in quel ruolo.

C’è un punto debole del Barcellona?
Il punto debole del Barcellona, con le dovute proporzioni, può essere quello della Roma. E’ una squadra aggressiva, che vuole venire a recuperare la palla nella nostra metà campo e se sei bravo a uscire dalla prima pressione puoi creargli pericoli importanti. Quello che ho notato è che il Barcellona lotta su ogni pallone in maniera impressionante anche nella difficoltà. E’ una squadra che non è mai morta, hanno la grande forza nell’accettare l’1 contro 1 a tutto campo, questo credo sia sinonimo di sicurezza e qualità nei giocatori. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare il loro desiderio di giocare nell’1 contro 1, per farlo dobbiamo vincere molti duelli.

Come si spiegano le scarse prestazioni delle squadre italiane in Europa negli ultimi anni?
Perché le altre erano troppo forti. La Juventus ha fatto bene rispetto a tutte le altre, spesso è arrivata a risultati importanti. Stiamo crescendo e stiamo tornando a essere quelli di prima. In Inghilterra e Spagna ci sono i giocatori più forti che determinano le fortune di tante squadre, noi italiani dobbiamo lavorare tantissimo sulla parte tattica e di squadra più che su quella individuale. Per di più trovi squadre che uniscono qualità dei calciatori a precisa identità tattica, questo fa la differenza.

Suarez e Messi dovranno essere ancora più precisi contro Alisson?
Se togliamo tutti i difensori sì. Ha dimostrato di essere un ottimo portiere, mi auguro possa dimostrarlo anche in questa gara. Anche il Barcellona ha un ottimo portiere, nonostante sia una squadra che fa tanti gol ha un portiere che ha risolto tante partite e fatto grandissime parate. Domani vedremo in campo Alisson e Ter Stegen, che ritengo uno dei migliori portieri in Europa. Per essere una grande squadra bisogna avere grandi calciatori.

Quanto è importante l’aspetto mentale? La spensieratezza?
E’ una partita in cui oggi dico questo, ma magari domani sarà totalmente differente. Davanti hai una squadra che porterà ad abbassarti, lo dico prima, lo so. Lo dicono i numeri e l’atteggiamento di una squadra che ha una qualità di palleggio è impressionante. La spensieratezza deve far parte dell’indole di ogni calciatore. Specialmente chi gioca in una squadra importante deve essere forte e spensierato per non buttare via il pallone devi essere spensierato, questo è quello che voglio, non quella di dire “come va, va”. Questo modo non mi piace, non l’ho mai detto alla mia squadra. Giochiamo perché siamo competitivi e abbiamo dimostrato di esserlo arrivando fin qui.

Lei ha sempre giocato con tre attaccanti. Cambierà l’assetto offensivo?
Non credo sarà questo che farà la differenza col Barça. Dobbiamo stare attenti a quello che andremo a fare. Se dovessimo guardare alla partita col Siviglia direi 4-2-3-1, ma fino al 60esimo non c’era Messi in mezzo al campo, che ha cambiato un po’ la partita. Difficilmente giocheremo col 4-2-3-1, non sono abituato ad improvvisare ma ad allenare i giocatori in un certo modo. Bisogna creare una mentalità Sarebbe un segnale di grande debolezza, magari posso usare un esterno con qualità più difensive che offensive, ma sempre con la stessa identità di gioco.

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