L’Inter tenta De Rossi, mission impossible?

Tuttosport (S.Pasquino) – La notizia data da Sky il 1° maggio, ha trovato conferme pure a Palazzo Saras: l’Inter ha fatto un’offerta per Daniele De Rossi che – in caso di mancato accordo con la Roma – sarà un uomo libero a partire dal 1° luglio. La mossa di Piero Ausilio è evidentemente motivata dal deficit di personalità emerso all’interno dello spogliatoio dopo che la squadra ha visto fallire l’obiettivo Champions: un crollo verticale dovuto alla mancanza di motivazioni a cui non hanno posto argine i giocatori che, per esperienza (su tutti Miranda, che è capitano della Seleção...), avrebbero dovuto richiamare agli ordini i compagni. E De Rossi, oltre a essere un leader naturale nello spogliatoio, resta uno dei migliori play in circolazione nonostante le 34 candeline che dovrà spegnere il 24 luglio. L’Inter però ha l’obbligo di tornare in Champions dalla stagione che verrà nonché avere come obiettivo quello di interrompere l’egemonia della Juventus in Italia, quindi – per bruciare i tempi – può essere utilissimo mettere nell’ingranaggio un campione, pur stagionato che sia, in grado di far fare un immediato salto di qualità alla personalità di un gruppo che ha dimostrato di averne ben poca.

L’ESEMPIO DI PIRLO – Il tutto senza dimenticare come De Rossi fosse un fedelissimo in Nazionale di Antonio Conte e come l’attuale allenatore del Chelsea abbia iniziato a vincere alla Juve grazie all’idea di mettere al centro del progetto un altro senatore dall’usato sicuro, ovvero quell’Andrea Pirlo troppo presto rottamato dal Milan. Il problema, in questo caso, per l’Inter è proprio questo: mentre Pirlo era stato sfiduciato da Allegri, la Roma – che perderà Totti – non può certo permettersi di lasciare andare l’altro totem della tifoseria. De Rossi che – non va dimenticato – non più tardi di venti giorni fa aveva ribadito la volontà di non giocare in un’altra squadra italiana che non fosse quella di cui è diventato una bandiera. Quella di Ausilio corre quindi il rischio di essere una “mission impossible” però il tentativo, oltre a essere stato fatto, ha tutto per costringere l’interessato a farci quanto meno un pensierino. Perché, mentre la Roma ha messo sul piatto un anno con opzione per la stagione successiva a 3 milioni più bonus, l’Inter ha risposto con un biennale, con opzione per la terza stagione, a 5 milioni (sullo sfondo c’è pure il Milan): un contropiede che costringerà Pallotta – che, come spiegato, non può permettersi di perdere De Rossi –, a rilanciare. In ogni caso Ausilio ha dato un paio di settimane all’interessato per rispondere.

MISSIONE A MONTECARLO – Intanto l’Inter – che a Roma guarda pure per il centrale (Rudiger ha superato Manolas e De Vrij nelle preferenze, ma occhio ad Alderweireld che non vuole rinnovare con il Tottenham) sta sondando il mercato pure dei laterali e il nome nuovo per la corsia destra (a sinistra è in pole Samir, con contatti già avviati con l’Udinese) è quello di Rick Karsdorp, 22 enne talento del Feyenoord che ha recentemente rinnovato fino al 2021. Il ragazzo piace molto ed è stato più volte monitorato dagli 007 nerazzurri anche se esistono perplessità sul fatto che – come, peraltro Conti – sia un po’ troppo offensivo rispetto a quanto cerca Ausilio. Inter che, restando in argomento, ha detto no alla proposta del Besiktas di riscattare gratis Erkin (negli accordi tra i due club è previsto il pagamento di 1 milione) mentre, sul fronte uscite, va registrato l’interessamento del West Bromwich Albion per Eder (il club inglese sarebbe disposto a offrire 12 milioni). Ausilio infine stasera – a meno di cambiamenti di programma dell’ultima ora – è atteso al Louis II per assistere alla semifinale di Champions tra Monaco e Juve: il ds, per ragioni di opportunità legate alle voci su Simeone, ha preferito rinunciare a quella tra Real e Atletico.

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