Li mortaSchick!

TuttoSport (G.Vaciago) – Forse il più bel messaggio dopo Juventus-Roma è stato quello di un collega romanista che mi ha scritto: “Non ve lo siete preso, ma ve lo siete comprato” con riferimento a Schick e al suo clamoroso errore. «E’ una fotografia perfetta dell’ironia romana e nello stesso tempo della mania del complotto che assilla i romanisti». Mario Mattioli sorride, si è definito una piccola (ed eroica) enclave juventina in una «Rai molto giallorossa» ed è stato anche ripreso («Manco avessi svelato un segreto…») e la vittoria di sabato sera è una di quelle che valgono doppio per i bianconeri che vivono a Roma: «Anche se avrei preferito non soffrire così tanto negli ultimi minuti. Troppo difensivo l’atteggiamento, avrei voluto più coraggio e magari Douglas Costa in campo nel finale», spiega una delle storiche firme dello sport Rai. Quel finale che è stato il teatro dell’azione che continua a ossessionare i romanisti anche a tre giorni dalla partita: tormento e tormentone, perché le immagini con i commenti dei telecronisti tifosi sono diventate virali tra le frange avversari (fra i laziali è andata forte la versione natalizia con canzoncine a tema e neve finta), così come i video dei tifosi giallorossi che assistono all’azione («Daje, daje, tiraaaa! Nooooo, li mortacci tua!») perfidamente ripresi da famigliari e amici evidentemente di altra fede calcistica.

E poi i tweet, che arrivano sia da parte dei tifosi juventini che da quelli giallorossi, come quello autoironico che dichiara alla sera del 25: «Regà, sto a magnà più de Schick davanti alla porta». O quello che fa riferimento alle famigerate visite mediche estive a Torino che bocciarono l’acquisto di Schick da parte della Juventus, un dettaglio che rende ancora più romanzesca la vicenda:«Diffusa la diagnosi con la quale i medici della Juve avevano scartato #Schick: ‘Piedi storti’», cinguetta BufalaNews. Mattioli ricostruisce: «Quando l’ho visto involarsi verso Szczesny mi sono detto: qui pareggiano, polli noi a non fare il secondo. Poi ho visto quel tiro clamorosamente sbagliato e ovviamente ho esultato. Adesso però, dico ai romanisti che sbagliano più di Schick se lo mettono in croce. E’ un ragazzo giovane, rientra da un periodo piuttosto lungo di inattività, va aspettato e tutelato. Qui a Roma trasformano chiunque in Giulio Cesare un giorno e in Bruto quello successivo con rapidità e troppa leggerezza. E’ vero che il calcio è un gioco, ma dovrebbe insegnare anche l’equilibrio nei giudizi. Schick ha talento e ha diritto ad avere fiducia». Quella che Mattioli ha nella Juventus di Allegri: «Confesso che mi piacerebbe vederla giocare in modo più offensivo, ma ho grande stima dell’allenatore e vedo crescere anche i nuovi come Douglas Costa. Ho sensazioni positive per il campionato e anche per la Champions».

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