L’Europa che resta in quattro gare. Ora la squadra non può più sbagliare

Corriere dello Sport (G. Marota) – Tirare i remi in barca non è accettabile. Ieri i tifosi l’hanno fatto capire ai calciatori con un sit-in fuori da Trigoria, ma sulla questione era già intervenuta la società prima di RomaManchester. Il general manager Tiago Pinto aveva tenuto a rapporto la squadra, manifestando la volontà espressa dai Friedkin: le ultime gare di campionato saranno fondamentali per rialzare la testa dopo un mese sciagurato.

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Da TorinoRoma in poi, sono arrivate tre sconfitte e un pareggio che hanno fatto scivolare i giallorossi a -9 dalla Lazio, a -12 dal Napoli e a -14 dal trio Atalanta, Juventus e Milan. Resta un settimo posto da difendere, con il Sassuolo che ora insegue a -2. Un piazzamento che potrebbe valere la partecipazione alla prossima Conference League, la nuova “terza coppa” voluta dall’Uefa.

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Non è il massimo per un club che ambisce a tornare nell’élite del calcio continentale, ma la permanenza in Europa è l’obiettivo minimo secondo Dan Friedkin. Non verranno accettati ulteriori crolli, perché il tesoretto da 8 milioni garantito dall’accesso alla Conference League è necessario per dare respiro al bilancio. Mancano 4 partite alla fine del campionato, poi toccherà a Mourinho.

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