Le verità nascoste. Roma, la solidità non basta. Ma i gol di Dzeko faranno la differenza

La Stampa (A.Barillà – R.Condio) – Ci siamo, finalmente. Ecco la novità che sa tanto di antico: stasera e domani gioca la Serie A e, il 29 e 30 dicembre, non capitava dal 1990. Tutti in campo nel bel mezzo delle feste come fa solo la Premier inglese, per chiudere il girone di andata con un turno tutt’altro che banale. Dalla cima al fondo della classifica, staccatissimo Benevento a parte, prima di dare l’addio al 2017 sono attese risposte importanti. Tante le questioni irrisolte, almeno due i quasi spareggi (Inter-Lazio e Fiorentina-Milan) con vista sull’Europa. Ci sono giocatori ma anche squadre intere che provano a sbloccarsi, segnali di riscossa da confermare. C’è da verificare la risposta del pubblico al pallone che rotola anche tra Natale e Capodanno. C’è un titolo d’inverno da assegnare: il Napoli può prenderselo già stasera.

LA ROMA TORNERA’ A SEGNARE? – La difesa rimane la migliore della Serie A, ma l’attacco nelle ultime giornate si è inceppato e la solidità, da sola, non è sufficiente per mantenere il passo di Napoli e Juventus. La Roma, nelle ultime tre giornate di campionato, ha segnato un solo gol, per altro all’ultimo respiro della partita con il Cagliari, pareggiando a Verona con il Chievo (0-0) e perdendo a Torino (1-0), così è scivolata a 7 punti dagli azzurri e a 6 dai bianconeri. In mezzo, c’è stata l’eliminazione dalla Coppa Italia (1-2 con il Torino) e anche l’ultima di Champions (1-0 al Qarabag) ha evidenziato difficoltà offensive inattese. Nessun dramma. Si tratta di ripartire. Ricordando che c’è anche una partita da recuperare e nulla è perduto, l’importante è non lasciarsi travolgere da critiche eccessive. La garanzia giallorossa sono i gol di Dzeko: finora ha latitato, ma campioni così non si imbrocchiscono, vivono solo dei periodi un po’ più bui, e appena il bosniaco tornerà spietato tutto diventerà più facile. D’altronde, i pochi gol sono figli di errori tecnici, non di gioco asfittico: se Schick non avesse fallito l’occasionissima a Torino, racconteremmo un’altra storia. In casa giallorossa, comunque, la fiducia è massima: «La Roma è candidata allo scudetto – dice Francesco Totti a Sky -, ci sono tre-quattro squadre fortissime, è un campionato diverso dal precedente».

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