Le spine di Paulo. Fonseca è già un sergente: “La mia Roma va meritata”

«Non conosco la paura». Il primo capitolo del libro di Fonseca potrebbe avere questo titolo. Per capire se sarà avvincente oppure no bisognerà aspettare qualche mese. La conferenza di presentazione di ieri di emozioni non ne ha regalate troppe. Il portoghese ha però mandato messaggi ben precisi agli scontenti. A partire da Dzeko che in mattinata, prima delle visite a Villa Stuart, ha evitato le richieste dei tifosi e poi ha parlato con Petrachi ribadendo la volontà di andare all’Inter. «Voglio che restino qui solo quelli che sono felici, motivati e pronti a lottare per la Roma – ha detto Fonseca -. Questo è un prerequisito, giocatori che siano dentro la causa». Ma il monito è pure per Zaniolo che ha deciso di non rinunciare nemmeno a un giorno di ferie (tornerà il 22): «È un calciatore di talento in cui crediamo. Ma per me conta il presente e il futuro e ognuno deve meritare questa squadra con lavoro e comportamenti. Vogliamo costruire qualcosa con i giocatori che mettano i propri interessi dietro a quelli della squadra». L’altra spina si chiama Florenzi per il quale sono in dubbio futuro e fascia da capitano. «Probabilmente sarà lui ma è importante conoscere i giocatori dal punto di vista caratteriale e capire che uomini sono. Quello che conta è il livello di esigenza che il calciatore pone sulle proprie spalle e del suo compagno. Essere capitano in questo senso è cruciale». Lo riporta Leggo.

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