Le scelte dell’Atalanta. D’Alessandro e Zukanovic: spazio agli ex

Corriere Dello Sport (G.Gnecchi) – Per tutta la settimana Gian Piero Gasperini ha lavorato assiduamente per risolvere il problema dato dall’assenza di Gomez (squalificato) e Spinazzola (infortunato). Per il futuro juventino ha sperato nel miracolo di poterlo utilizzare dopo la sentenza dei medici che avevano diagnosticato un malanno muscolare di scarso rilievo, ma poi la prudenza ha consigliato di lasciarlo a Bergamo. Quindi quale sarà la soluzione? La più votata, in un certo senso, l’inserimento sulla fascia sinistra di Zukanovic e D’Alessandro, guarda caso due ex che a Roma ricordano bene sia pure per svariati motivi. E’ vero che ieri il difensore ha svolto un lavoro differenziato insieme a Pesic, ma unicamente per precauzione. In verità a gennaio è stato acquistato Mounier proprio come naturale sostituto di Gomez, per cui qualche chance il francese l’ha, ma inizialmente, quanto meno, ci sarà il bravo e veloce esterno romano. Il resto non cambierà per cui rientrerà Kessie con Grassi di nuovo in panchina. Kessie, che a Bergamo in molti danno per sicuro giallorosso a giugno, per cui darà il massimo per offrire un biglietto da visita di spessore al colto e all’inclita.

Con quale prospettive quindi i bergamaschi affrontano la trasferta? L’ha detto chiaramente l’altro ex, Toloi: «Torno sempre con piacere a Roma, sebbene ci sia stato solo per sei mesi, per cui è acqua passata. Scontato che sia un match molto difficile, di fronte a una squadra ben allenata, ricca di elementi ad alto tasso tecnico, super motivata nella logica della classifica. Però noi non dobbiamo affatto fermarci alle apparenze, scendere in campo come sempre abbiamo fatto fin qui, consci dei nostri limiti, ma anche delle nostre potenzialità. Soprattutto dobbiamo esprimerci con allegria, consapevoli appunto di poter imporre il nostro gioco contro chiunque. Non so se andremo in Europa, ma sono certo che nelle ultime sette giornate daremo ancor più del massimo per far bene. Alla fine tireremo i conti». Dunque i nerazzurri sanno che sarà dura, ma non molleranno di un centimetro.

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