Le nuove bandiere fatte in casa

Corriere dello Sport (E.Intorcia e F.M.Splendore)La Roma ha Lorenzo Pellegrini. La Lazio, dietro Strakosha, ha Murgia. La Fiorentina ha Chiesa. Il Milan le mani di Donnarumma e i gol freschi di Cutrone, l’Inter quelli di Pinamonti. E poi via, fino al più giovane tra i giovani, quel Pietro Pellegri che il Genoa ha svezzato e portato all’esordio in A: il secondo più giovane di sempre a debuttare, dietro Amadei, più precoce addirittura di Gianni Rivera; il terzo marcatore più “verde” della storia del nostro campionato. Nella frenesia del calcio postmoderno c’è ancora un’idea a cui aggrapparsi, quella delle bandiere. E ci piace pensare che stiano tornando a sventolare fiere, accorciando sempre più la filiera dal vivaio alla prima squadra. Tra gli under, i calciatori nati dal 1996 in poi, c’è tanto fermento, ed è giusto che sia così: quando avranno abbondantemente superato la soglia dei 21 anni, diventeranno tutti giocatori over “formati nel vivaio”, quelli indispensabili per completare la lista per la A e per le competizioni Uefa.

ESORDI – Abbiamo ancora negli occhi le immagini di Antonucci che confeziona l’assist per Dzeko a Marassi nella notte della sua prima partita in Serie A, ma il film del campionato ci ha regalato tanti bei momenti così: dal settore giovanile alla prima squadra. Il Genoa l’anno scorso fece esordire Pellegri, quest’anno ha fatto lo stesso con Salcedo, anche lui già al centro di clamorose trattative di mercato: il sesto esordiente più giovane della A di tutti i tempi. Il Benevento ha lanciato Brignola, che è sannita doc e che ha pure trovato il primo gol in A. Una curiosità: quando dal Benevento era andato in prestito alla Roma, ha giocato proprio con Antonucci. E poi Pierini del Sassuolo, Leris del Chievo, arrivando sino a Palombi, esordio in A con la Lazio e via in prestito alla Salernitana.

LO SCENARIO – Le regole parlano di “formati nel vivaio” in senso ampio: basta aver messo insieme tre stagioni tra i 16 e i 21 anni d’età. Un esempio: Lazzari risulta formato nella Spal, ma alla Spal è arrivato già da professionista. Ci sono club che non hanno in lista over 21 provenienti dal proprio vivaio: il Chievo, il Crotone, l’Udinese (Scuffet è un under). Superando questo concetto, abbiamo mappato le 20 squadre di A: i giocatori utilizzati almeno una volta in campionato, e con un passato “effettivo” nel settore giovanile dello stesso club, sono in tutto 44. Il record? E’ del Milan: ne ha ben 7.

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