Le imprecisioni del Comune sullo stadio della Roma

Il Tempo (F.Magliaro) – La faccia non la possono perdere, quindi, dritti avanti fino alla fine. E poco importa se il resto del mondo pensante, tecnici capitolini compresi, dice che il Ponte di Traiano non può essere cancellato dal progetto Stadio della Roma di Tor di Valle e sostituito dal Ponte dei Congressi: per la Giunta Raggi ammettere di aver fatto perdere un anno di tempo alla Roma e alla città inseguendo le chimere dell’ex assessore Berdini sarebbe la morte politica. Ecco quindi che, mentre a inizio settimana prossima la Roma consegnerà tutte le carte aggiornate in Regione perché si proceda, a fine mese, alla convocazione della Conferenza di Servizi, Luca Montuori, assessore all’Urbanistica e successore di Berdini, a margine dell’inaugurazione di un asilo, si lascia andare a RadioRadio ad alcune considerazioni sullo Stadio. «Gli studi dicono che in quella zona il Ponte dei congressi assorbe gli stessi traffici del ponte di Traiano e anzi favorisce alcuni flussi. Il ponte di Traiano, per chi entra dalla Roma-Fiumicino per immettersi nell’Ostiense, non vedo come possa soddisfare le esigenze del quadrante, mentre è evidente che molta gente entrerebbe dal vecchio ponte della Magliana», afferma l’Assessore. Che cita «studi». Quali non è chiaro: gli unici che si conoscono sono quelli prodotti dalla Roma su richiesta e indicazione del Campidoglio, criticati da tutti i funzionari pubblici (Municipio, Città Metropolitana, Regione e Stato) come incompleti, basati su due simulazioni. La prima, in ingresso, giorno feriale di mattina alle 8.30; la seconda, sempre in ingresso allo Stadio, alle 19.30 di un giorno infrasettimanale in previsione di un incontro alle 20.45. Niente simulazioni sull’uscita o su altri orari delle partite che si possono disputare mentre i negozi e gli uffici sono ancora aperti.

Una colossale presa in giro dei cittadini e dei tifosi della Roma che, se queste resteranno le uniche simulazioni, saranno condannati dalla miopia di questa Amministrazione a restare incolonnati per ore all’uscita dagli incontri. «Noi abbiamo fatto gli stessi studi, nelle stesse ore e con gli stessi dati della precedente conferenza dei servizi», dice ancora Montuori che dimentica, invece, che nella precedente Conferenza di Servizi gli studi sul traffico prevedevano maggiori variabili (ingresso per una partita serale e uscita dopo un posticipo, orario di punta in un giorno feriale, ingresso allo stadio in un giorno feriale per un posticipo). Gli unici studi sul traffico prodotti dal Campidoglio sono quelli fatti per il Ponte dei Congressi: dicevano che i due ponti dovevano essere realizzati entrambi. Altre fantasie: «Nel precedente progetto – afferma ancora Montuori – non era chiara la situazione sul trasporto ed ora sì». Vero: è stata praticamente definanziata. Niente più Metro B, e niente più Roma-Lido. Solo qualche spicciolo da spendere per restaurare 4 o 5 treni o forse comprarne un paio. Il tutto in nome del taglio delle cubature. «E prevediamo un miglioramento per il rischio idrogeologico», asserisce l’Assessore. Peccato che i funzionari che hanno esaminato il progetto versione Raggi hanno scritto chiaramente che è identico a quello versione Marino. Insomma, un concentrato di giri di parole buono solo per mantenere il punto politico: «per noi l’aumento di cubatura non è in discussione». Poi, il sottinteso, se qualcuno paga il Ponte di Traiano per noi va benissimo: «Il convergere degli interessi di tutti», nel nome dello scaricabarile.

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