Le gioie di Sarri e Inzaghi, i dolori di Max e Di Francesco

Il Messaggero (M.Caputi) – Risultati degli scontri diretti e conseguente classifica hanno una facile lettura. Con le dovute differenze, i successi di Napoli e Lazio sono infatti il frutto evidente della continuità. E’ più semplice di quanto si pensi: le due squadre vincono e strappano applausi forti di un lavoro partito tre stagione fa con Sarri e da una con Simone Inzaghi. Lavorando sodo in ritiro, senza tournée sfiancanti durante l’estate, l’attuale campionato non è che la prosecuzione di quello precedente. E se il Napoli ha deciso di rimanere praticamente con gli stessi calciatori, la Lazio, pur cambiando alcune pedine, ci ha addirittura guadagnato in soluzioni tattiche, oltreché in soldi. Con due filosofie di calcio diverse, Sarri e Inzaghi hanno molti aspetti in comune. Dal saper coinvolgere ogni calciatore della propria rosa, al fare esplodere talenti (Insigne e Immobile), fino all’inventare nuove e luminose carriere (Mertens e Luis Alberto).

Per Napoli e Lazio scudetto e posto Champions sono obiettivi più chemai alla portata. Le rivali appena battute, del resto, sono nel pieno dei “lavori in corso” e dellemilanesi, come confermato dal derby, è l’Inter la squadra più temibile. Nel match di sabato prossimo a Napoli ne sapremo di più. La Juventus, nonostante sia reduce da sei scudetti consecutivi, privata delle certezze difensive, sembra a corto di idee e in cerca di se stessa. La Roma invece, oltre ad avercambiato tecnico, modulo e alcuni interpreti, sta pagando pesantemente gli infortuni, a cominciare da quelli degli acquisti top del mercato: Karsdorp e Schick. Arduo fare di meglio, di buono c’è che, seppur con gli uomini contati e il poco tempo a disposizione, Di Francesco abbia già dato una promettente impronta alla squadra.

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