Gazzetta dello Sport – Il pazzo derby di Totti

Quando ieri mattina ha lasciato il campo per un’infiammazione all’anca destra, un brivido ha attraversato Trigoria (e non solo). Ma Francesco Totti domani ci sarà, pronto a giocare il suo 31° derby di campionato (36° in totale, compresi i 4 di Coppa Italia e il Memorial Calleri del 1994), nessuno nella storia della stracittadina di Roma ne ha giocato così tanti. Troppo importante per non esserci, perché Francesco sogna di gustarsi il sorpasso alla Lazio, di regalarsi un’altra pagina del suo album dei ricordi e — perché no — riequilibrare finalmente il conto personale nei derby ufficiali. Che, numeri alla mano, lo vedono in deficit: 10 vinti contro 11 k.o. in campionato, che aggiungendo la Coppa Italia diventano 12 successi contro 13 sconfitte.

A TRIGORIA – Ieri Francesco ha lasciato il campo alla fine della seduta mattutina, limitandosi nel pomeriggio alle terapie. Oggi, se non ci saranno complicazioni, parteciperà all’ultimo allenamento pre-partita. «Sta alla grande, corre come un bambino — ha detto Marco Di Vaio — Quest’estate l’ho visto a Miami, era un po’ preoccupato per la cura Zeman, sapeva della fatica». I risultati, però, sono sotto gli occhi di tutti e il boemo conta ad occhi chiusi sulla sua fantasia per vincere una partita che potrebbe riconciliarlo con quella parte della tifoseria che l’ha fischiato con il Palermo. Del resto, Totti lo salvò già il 29-11-1998, quando segnò il suo primo gol alla Lazio (quello del 3-3). Per lui una firma speciale, per Zeman la fine di un incubo lungo 4 derby (tutti persi di fila). «Totti resta il presente, mi sembra quasi che giochi meglio ora — ha detto l’ex presidente Rosella SensiÈ come il vino, con l’età migliora». Del resto, il rapporto tra Francesco e la sua famiglia è sempre stato forte e non è un caso che il 13-3-2011, nell’ultima vittoria giallorossa (2-0, sua doppietta), festeggiò con la maglietta «6 sempre unica», dedicata ad Ilary (è a New York, tornerà domani ma non andrà allo stadio) per i loro 9 anni d’amore ed a Rosella, al suo ultimo derby da presidente.

MAGLIE – La maglietta celebrativa, del resto, è un must della storia dei derby di Totti. Quella del 2011 richiamava il «6 unica» del 10 marzo 2002, quando Francesco chiuse una serata storica (Lazio-Roma 1-5, poker di Montella), anche se la prima t-shirt tottiana fu un’altra: quel «Vi ho purgato ancora» dell’11 aprile 1999, con la Roma che vinse per 3-1 e Totti che centrò il suo primo successo nel derby dopo 5 anni di attesa. Il primo, infatti, fu il 6 marzo 1994, quando entrando nella ripresa si procurò un rigore poi fallito da Giannini.

ESULTANZE – Da quel 1994 una storia lunga oltre 18 anni, in cui Francesco ha esultato anche come cameraman (2004) o con i pollici versi (2010, l’aveva fatto anche l’anno prima), quasi ad augurare la Serie B alla Lazio, scatenando la rissa finale per poi scusarsi il giorno dopo. In tutto i gol di Totti alla Lazio sono 8, meglio hanno fatto solo Delvecchio (9) e Da Costa (11). «Ma se mi capita la palla a porta vuota io segno, non penso certo ai record di Francesco», ha detto ieri il suo amico Osvaldo. Ed allora Totti che ci pensi da solo. Zeman, del resto, conta su di lui, proprio come nel 1998.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

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