Il Tempo (G. Giubilo) – Ci vorranno tre giorni, un po’ di sole e tanti riflettori, per portare a compimento questa penultima gionata di campionato, importante solo per la lotta Champions. Ad aprire le danze la Juventus, nel suo Stadium riceverà ancora un trofeo, quello dello scudetto da tempo saldamente custodito in cassaforte, dopo avere sollevato all’Olimpico la Tim Cup della stella d’argento contro la Lazio. Una sfida che non coinvolge, se non del tutto marginalmente, la classifica juventina, ma che è forse decisiva per il Napoli, al quale Benitez vorrebbe regalare la qualificazione all’Europa nobile prima di prendere il volo per altri e più suggestivi lidi, il rapporto già logoro con la società non ha più futuro, dalla Samp dovrebbe scendere in Campania Sinisa, portando con sé qualche rinforzo di qualità. Ma la partita di stasera coinvolge l’interesse di altre squadre, soprattutto delle romane che proprio al Napoli contendono le posizioni di privilegio alle spalle dei campioni che si sono presi tutto il possibile.
La cosa singolare è che lo scontro viene snobbato, dai padroni di casa, almeno in chiave mediatica, tanto che le parole di Allegri, alla vigilia, sono state dedicate eclusivamente a un impegno lontano, quello del 7 giugno a Berlino. Manca una vita, dunque non è la prospettiva della sfida al Barcellona che dovrebbe allarmare la Juve, che però rinuncerà a molti dei titolari. Alla vittoria ci tiene, per mantenere l’inviolabilità del suo Stadium (persa in Coppa Italia contro la Fiorentina), ma la scelta prioritaria è il risparmio di energie per tanti dei protagonisti delle due ore di gioco di mercoledì sera. Legittimo avanzare qualche dubbio sulla regolarità del campionato in questa fase cruciale, anche se le presunte seconde linee hanno dato garanzie di affidabilità.

