Lazio, Inzaghi: “Immobile e Burdisso erano da ammonire. Dobbiamo trasformare la delusione e l’ingiustizia subita in ferocia”

Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, quest’oggi in vista della partita domani in Coppa Italia contro il Cittadella ha parlato in conferenza stampa. Il tecnico biancoceleste ha rilasciato delle dichiarazioni anche sull’ultima sfida di campionato persa 3-1 contro il Torino. Queste le sue parole:

Dopo la Fiorentina ha fatto fatica a prendere sonno. Adesso?
“Dobbiamo cercare di trasformare la delusione e l’ingiustizia subita in ferocia. Domani abbiamo l’opportunità di giocare contro il Cittadella, una squadra organizzata che gioca bene a calcio. Sarà una partita trappola”.

Cosa ha detto alla squadra dopo il Torino?
“Avevo cercato di parlare con i giocatori a fine primo tempo, ieri l’ho rifatto e ho detto loro di guardare avanti. Sono successe cose fuori dal mondo e sono sotto gli occhi di tutti. Spero che chi di dovere prenda provvedimenti, io penso solo al campo”.

Come si riparte?
“Solo Immobile pagherà le conseguenze di quello che è successo ma i giocatori sono riusciti sempre a rimanere lucidi e anche lunedì siamo stati bravi a non reagire”.

Domani giocherà qualcuno che ha avuto meno spazio?
“Vedremo, ieri abbiamo fatto scarico e oggi valuteremo tante cose, come le condizioni di Luis Alberto e Felipe Anderson. Sappiamo che non sarà una partita semplice”.

Vincendo contro l’Udinese il primo posto sarebbe a 5 punti. Ne siete consapevoli?
“Stiamo facendo bene, ringrazio anche i tifosi che ci sono sempre stati vicini”.

Al netto delle problematiche fisiche e avendo visto l’Inter ieri sera, pensa di mettere in campo i titolari?
“Immobile giocherà, poi ripeto: il Cittadella è una buona squadra e dovremo cercare di fare una partita intensa”.

Restando su Immobile: deve recuperare psicologicamente?
“Contro il Torino stava facendo bene, doveva magari stare più attento perché con Burdisso c’erano stati attriti anche l’anno scorso. Personalmente non avrei fatto niente a entrambi. Le sue parole? Sono cose che capitano, con due ammonizioni le cose sarebbero cambiate. L’argentino è un giocatore forte in campo ma a volte si è lasciato un po’ andare”.

La Lazio ha le sue certezze e le avversarie vi temono. C’è qualcosa da migliorare, soprattutto in casa?
“Contro il Torino siamo mancati negli ultimi metri ma non siamo andati male. Contro la Fiorentina eravamo in vantaggio e avremmo vinto, contro una squadra che comunque è venuta a Roma per giocarsela. In entrambe le gare, se tutto fosse andato come doveva, avremmo vinto”.

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