Inzaghi: “Abbiamo reagito all’eliminazione dall’Europa League. Abbiamo sofferto con l’uomo in meno, ma prima non abbiamo mai patito una grandissima Roma” – VIDEO

Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, al termine del derby contro la Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

INZAGHI IN CONFERENZA STAMPA

Un derby con il giusto risultato. Dopo l’espulsione hai avuto paura?
Sì, abbiamo fatto un’ottima partita di grande cuore e sacrificio, di unione. E’ quello che ho chiesto ai ragazzi perché dovevamo riscattarci da giovedì. Abbiamo lasciato questa macchia che non cancella le cose che abbiamo fatto. Però ci siamo riscattati contro la Roma dove abbiamo fatto benissimo eccetto nell’occasione di Bruno Peres. Non abbiamo rischiato niente, davamo l’impressione di essere più pericolosi. Giocavamo contro la Roma, sono una grandissima squadra che è in semifinale di Champions. Ce la siamo giocata. Vedere la mia squadra in dieci cercare il gol della vittoria a 48 ore dal nostro rientro dall’Austria mi ha reso felice. E’ normale che volessi vincere. Gli ultimi dodici minuti con un uomo in meno abbiamo rischiato sulla traversa di Dzeko, ma dalla difesa a 5 sono dovuto passare a 4, poi ho dovuto togliere Immobile e mettere Milinkovic centravanti, ma i ragazzi sono stati bravissimi.

Questa gara è la dimostrazione che a Salisburgo la squadra non era concentrata? Come nasce la mossa Felipe Anderson? Non è stata prematura la sostituzione?
I cambi sono contento di averli fatti entrambi. Lulic deve essere applaudito perché un altro giocatore probabilmente non avrebbe giocato né a Salisburgo né stasera. Ha preso una ginocchiata a Udine ed ha un versamento sul ginocchio con un grosso ematoma che gli copre tutta la coscia. Ha voluto giocare e in quel momento i cambi sono entrati bene in partita. A quel punto dovevo fare una scelta tra Immobile e F.Anderson, speravo in un gol di Ciro visto che Felipe aveva corso per tutta la partita. Sono stati tutti bravissimi. Quando è entrato Luis Alberto hanno fatto tutti quello che gli ho chiesto. Abbiamo concesso pochissimo, esclusa l’imbucata di Nainggolan nel primo tempo con Bruno Peres, i ragazzi mi hanno soddisfatto in pieno.

E’ uno degli scogli più importanti per la Champions. Chi sta meglio tra Roma e Lazio?
Stasera ho visto meglio la mia squadra, alla Roma vanno fatti i complimenti per quello che sta facendo. Anno scorso siamo arrivati 17 punti dietro alla Roma, ma alla fine siamo a pari punti. Siamo avanti di un punto all’Inter e adesso non ci nascondiamo più. Giocheremo le prossime partite nel migliore dei modi e probabilmente senza la Lazio da ottavo e decimo posto la Champions sarebbe stata chiusa. Nonostante la perdita di giocatori importanti questa estate siamo stati bravi ad acquistare altri giocatori che ci hanno dato una mano. Sapevo che avremmo potuto giocarcela. E’ normale che rispetto all’Inter abbiamo giocato sedici partite in più, rispetto alla Roma otto, ma quando c’è un obiettivo la fatica si supera meglio. Dopo 32 partite se sei lì non è un caso.

La Lazio di stasera può determinare una nuova Lazio?
Sono 50 partite che questi ragazzi mi entusiasmano, credo che entusiasmino anche la nostra gente. Abbiamo vinto una Supercoppa, siamo arrivati in finale di Coppa Italia perdendo al 16esimo rigore e dove altre corazzate erano uscite al primo turno, in Europa League siamo arrivati ai quarti di finale perdendo male giovedì. C’è una macchia di giovedì perché volevamo la semifinale ma c’è un grandissimo cammino e a questi ragazzi va fatto solo un grande applauso perché stanno mettendo in campo tutto.

Un commento sull’Olimpico di stasera?
Penso che i tifosi siano stati l’uomo in più stasera. Ho cambiato due soli giocatori rispetto a giovedì. Prima dell’allenamento gli ho detto che la stanchezza sarebbe passata quando saremmo entrati in campo perché i tifosi sono stati meravigliosi spingendoci. E’ stato sempre così nelle ultime partite facendo grandissimi sacrifici. Ci spiace non avergli regalato la semifinale però penso che anche loro siano orgogliosi di questi ragazzi. Noi li ringraziamo perché anche oggi sono stati l’uomo in più.

INZAGHI A MEDIASET

Non era facile dopo Salisburgo…
Devo fare i complimenti ai ragazzi perché sono stati bravissimi, abbiamo reagito all’eliminazione. Siamo stati in partita e lucidi, con un pizzico di più di precisione potevamo vincere. Abbiamo sofferto con l’uomo in meno, ma prima non abbiamo mai sofferto una grandissima Roma.

C’era stanchezza psicologica?
Quello è normale. Nel secondo tempo però, fino all’espulsione ce la siamo giocata fino in fondo. La Roma ha giocato in casa, noi fuori e siamo tornati giovedì sera. Sono stati bravissimi e gli ho fatto i complimenti.

Come hai lavorato dopo la sconfitta di giovedì?
Chiaramente è stata una macchia. Gli ho detto che non cancella otto mesi di grande lavoro. La Lazio ha vinto la Supercoppa, siamo usciti dalla Coppa Italia ai rigori. I ragazzi sono stati bravi, con un po’ più di precisione avremmo potuto vincere anche questo derby.

Anderson non è stato contento del cambio…
E’ normale quando uno esce, così come Luis Alberto che era in panchina. Si è battuto come tutta la squadra e guardiamo alla Fiorentina.

Vuole andare al Mondiale?
Ci sta dando qualità, è sempre positivo sia quando gioca che quando entra dopo. C’è questo dualismo con Luis Alberto, ma sono contento di Felipe perché ci sta dando un grande aiuto.

Qual è la squadra più in forma?
Noi siamo gli intrusi dopo 32 partite, non è un caso. Ci giocheremo tutto, senza di noi sarebbe già chiusa. Siamo lì e ci giochiamo le nostre carte nel migliore dei modi.

Vi siete confermati dall’anno scorso…
Ti ringrazio. Alla vigilia del campionato non ci mettevano nemmeno tra le prime sette. Abbiamo perso giocatori importanti e acquistati altrettanti. Siamo lì e ce la giocheremo fino alla fine.

INZAGHI A SKY

Si aspettava questa risposta?
Sapevo che la squadra doveva metter in campo tanto cuore. Eravamo tornati venerdì da Salisburgo ma avevo detto ai ragazzi che una volta entrati in campo l’atmosfera di un derby ci avrebbe dato grandi energie e così è stato. Abbiamo fatto un’ottima gara, stavamo bene in campo, nel secondo tempo doveva entrare un po’ di stanchezza invece abbiamo tenuto bene il campo. Poi dopo l’espulsione di Radu abbiamo concesso la traversa a Dzeko e nel primo tempo a parte l’imbucata di Peres non abbiamo concesso quasi nulla. Siamo stati bravi perché in dieci abbiamo rischiato di vincere la partita.

Fisicamente state bene, la fa stare tranquillo?
Mancano 6 partite, abbiamo giocato 15 partite in più dell’Inter e 8 in più della Roma. A questo punto abbiamo un obiettivo in mente, inaspettato quando siamo partiti ad agosto però adesso è un mini campionato di sei partite. Sappiamo che abbiamo un calendario non semplice ma non dimentichiamoci che anche la Roma e l’Inter devono fare con la Juventus e anche loro dovranno fare punti come noi.

Come hai gestito il post Salisburgo?
Mi sarebbe piaciuto andare a cena ma siamo tornati venerdì sera da Salisburgo e sabato eravamo in ritiro per il derby. Ho solo detto ai ragazzi che dovevamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto, perché abbiamo giocato quasi 50 partite, in Coppa Italia siamo usciti al 16esimo rigore, abbiamo vinto la Supercoppa contro la Juve, in Europa League siamo usciti ai quarti, rimane una piccola macchia ma dovevamo essere orgogliosi di quanto fatto. Siamo gli intrusi, ma dopo 32 partite non lo sono più ma serie pretendenti di un sogno, che era tale ad agosto ma adesso con queste sei partite finali potrebbe diventare realtà.

Felipe ti ha guardato con sofferenza…
E’ normale che bisogna fare delle scelte ma due cambi ci hanno aiutato molto. Lukaku e Luis Alberto sono entrati molto bene in partita e bisognerebbe chiedere a Luis Alberto come si sentiva dopo sei mesi fatti cosi a partire dalla panchina in un derby. Devo fare delle scelte, ho dei ragazzi molto intelligenti e Felipe Anderson è uno di questi perché dal suo rientro è partito a volte in panchina e a volte dall’inizio ma ci sta aiutando tantissimo perché ha lo spirito giusto. Anche stasera ha fatto un’ottima gara, in quel momento dovevo scegliere tra lui e Immobile, ho pensato che lui fosse più stanco e che Ciro in qualunque momento ti può far gol.. La fisicità di Milinkovic non l’avrei tolta, dovevo fare una scelta tra loro due. Un allenatore è lì per quello.

Com’è saltata quella catena giovedì a Salisburgo?
Mi sono dato delle spiegazioni, probabilmente il gol di immobile ha fatto andare giù la testa e nell’inconscio di tutti quanti sapevamo che dopo giovedì avevamo questa partita, sappiamo cosa rappresenta il derby a Roma.

Se tornassi indietro, il cambio di Milinkovic non ha dato la sensazione che fosse fatta?
Penso di no. In 60 minuti non avevano fatto un tiro in porta, ho preferito tenere Luis Alberto per il pareggio e l’azione precedente al 2-1 è una combinazione Luis Alberto Felipe Anderson. Se avessi fatto il 2-1 sarei stato il più bravo del mondo, dopo abbiamo perso ma dopo è sempre facile. Quando ti fai due autoreti non è mai facile, è successo anche ad altre squadre. Purtroppo è successo, ci siamo fatti due gol da soli, sul secondo probabilmente il portiere nostro poteva fare meglio, ci ha abituato in un certo modo, ha 22 anni e sta facendo grandissime cose. Dopo 49 partite un errore ci può stare, evidentemente era destino che non giocassimo le semifinali d’Europa League.

INZAGHI ALLA RAI

Soddisfatto della prestazione della sua squadra?
Sì i ragazzi hanno fatto una grande partita, sono stati bravissimi. Non era facile contro una grande squadra come loro, ma abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo, sull’ultimo tiro di Marusic, con un po’di fortuna in più avremmo potuto vincere la partita perché in campo vedevo la squadra che stava bene, non era stanca. Siamo rientrati nel secondo tempo molto bene però ci prendiamo il pari e andiamo avanti.

La lotta per la Champions continua, ora a Firenze per una partita non facile…
Senz’altro perché la Fiorentina è in un ottimo periodo di forma. Dobbiamo recuperare un po’ di energie però i ragazzi stanno bene. C’era qualche dubbio sul pochissimo tempo per recuperare, ne ho cambiati solo due inizialmente perché sapevo che giocare un derby avrebbe ridato loro le energie e che anche i tifosi ci avrebbero dato una mano, perché vedere quella coreografia quando siamo entrati è stato uno spettacolo.

Come mai avete dei momenti di grande fragilità?
Sinceramente dire qualcosa a questa squadra dopo una stagione così non mi va, c’è la macchia di giovedì però non dimentichiamo che questa squadra ha vinto la Supercoppa, è arrivata in semifinale di Coppa Italia e ha perso al sedicesimo rigore, siamo arrivati ai quarti di Europa League dove non andava da quindici anni. Questa squadra è ora lì con Inter e Roma quando ad inizio anno non veniva messa nemmeno tra le prime otto, visto i giocatori che avevamo perso. Ho una squadra di grande cuore che in campo mette sempre tutto.

Come mai questi cali di tensione?
Se per sessanta minuti non ti fanno un tiro in porta e poi ti fai due autogol c’è poco da fare. Il primo gol di Immobile ci ha illuso di poter passare il turno invece in Europa non è così, abbiamo visto anche altre squadre farsi due autogol e perdere con un passivo largo. Adesso dobbiamo continuare il nostro sogno.

L’essere riusciti a portare la partita sulle seconde palle e sul pano dell’aggressività è un concetto studiato?
All’andata avevamo sempre cercato di giocare da dietro e abbiamo perso 2-1 con un rigore che ancora faccio fatica a capire dopo sei mesi, poi il secondo gol lo avevamo preso per un errore su una nostra giocata da dietro. Ai ragazzi ho detto questa sera, se perdiamo è perché loro sono stati più bravi di noi, ma senza regalare nulla. Peccato perché potevamo concretizzare meglio le occasioni avute, anche in dieci siamo arrivati davanti alla porta. Finché la squadra stava bene abbiamo retto molto bene il campo.

Come valuta a livello di competizione l’Europa League?
L’Europa League è una competizione di grande qualità, probabilmente abbiamo avuto anche buoni sorteggi incontrando Steaua Bucarest e Dinamo Kiev, che nell’ultima partita del campionato ucraino ha superato lo Shakhtar Donetsk. Si affrontano squadre fisiche, non si può lasciare un centimetro, giovedì probabilmente con i due gol nella testa ci è scattato che la qualificazione fosse in tasca. Ora siamo usciti ma i miei ragazzi cresceranno.

Si è alleggerito il peso di Milinkovic nella vostra squadra?
Milinkovic è rimasto fermo, venti giorni senza allenarsi, questa sera ha rientrato e ha fatto una buona gara. Contro i difensori della Roma ci ha dato grande fisicità, è un giocatore importante per noi. Sono convinto che più giochi e meglio è perché il miglior allenamento è la partita. Cercherò di utilizzarlo il più possibile ma anche lui ora viene da tre partite in una settimana. E’ giovane ed ha ampi margini di recupero, valuteremo nei prossimi giorni.

INZAGHI A LAZIO STYLE CHANNEL

I ragazzi sono stati molto bravi, hanno a termine un’ottima prestazione. Eravamo ben messi in campo e sembrava potessimo pungere la Roma da un momento all’altro. Negli ultimi minuti di gioco, da quando abbiamo patito l’espulsione di Radu, abbiamo sofferto, ma a parte l’imbucata di Bruno Peres nella prima frazione siamo stati molto bravi. La gara d’andata ci è stata d’insegnamento: i giallorossi sono molto forti nelle pressioni, di conseguenza abbiamo provato ad alleggerirle. Anche in dieci abbiamo provato a vincere la sfida con due grandi occasioni per Marusic e per Luis Alberto. Mercoledì sera affronteremo una squadra in salute e ben allenata come la Fiorentina, proveremo a recuperare energie mentali in vista di tale impegno, ma sono sicuro che ce la faremo. Davanti a noi abbiamo un obiettivo molto importante, abbiamo ancora sette gare a nostra disposizione e daremo tutto per centrare tale traguardo. La squadra è stata molto brava questa sera. Potevamo essere stanchi dopo la trasferta di Salisburgo, invece siamo stati sempre in partita. Grazie a questa coreografia, grazie a questi tifosi che hanno offerto qualcosa di speciale dando grande carica, la stanchezza non si è fatta sentire. Sul terreno di gioco, infatti, nonostante avessimo giocato due giorni dopo la Roma in Europa, ed in trasferta, la Lazio non è apparsa stanca”.

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