Laura Coccia in visita a Trigoria: “Il lavoro di Roma Cares è un esempio”

laura coccia

Laura Coccia, onorevole e ex atleta paraolimpica, questa mattina ha fatto visita al centro sportivo “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Ha potuto incontrare i giocatori della Roma e Luciano Spalletti. E’ stata intervistata dall’emittente televisiva ufficiale della società giallorossa. Queste le sue parole a Roma Tv:

Oggi è andata molto bene, è stato un incontro tra atleti, perché io sono un ex atleta paraolimpica e loro sono atleti di Serie A. Fra sportivi e atleti uno ci si capisce, anche solo da uno sguardo”.

E’ importante che la Roma continui a pensare allo sport anche come piattaforma per il sociale. Cosa ne pensi?
Assolutamente si, il lavoro di Roma Cares su questo punto di vista è un esempio perché lo sport non è soltanto la partita che noi vediamo, ma anche il sacrificio. Lo sport è il tramite per messaggi straordinari, attraversa un po’ tutte le generazioni, ma anche tutte le discipline sportive“.

Va sottolineato che tu hai un’esperienza sui 100, 200 e 400 metri. C’è stato un passaggio che nella tua vita è stato determinante, cioè i Giochi della Gioventù…
Sì, io in prima media stavo attraversando un momento un po’ particolare della mia vita, durante le elementari le maestre mi mettevano da parte durante l’attività motorie, io dovevo vedere la vita degli altri scorrere davanti ai miei occhi. A 10 anni  come parte in una recita feci la grotta di Betlemme. Io non penso di avere nulla di cui mi debba vergognare eppure fui cresciuta in questo modo. In prima media finalmente il mio professore di ginnastica mi disse che avrebbe valutato le mie prestazioni. Mi ha dato la mano e abbiamo iniziato a correre. Da li in poi ho avuto lo strumento per passare la mia disabilità. Non avendo equilibrio per camminare mi serve un’appoggio e lui lo fu per me. In quel modo ho capito che potevo stare insieme agli altri e lui mi iscrisse ai giochi studenteschi“.

Tu correrai alla maratona di Roma…
Sì, però non sono in grado di correre 42 km. La mia maratona durerà fin dove riuscirò ad arrivare, cioè tra i 6 e i 10 km. Il mio più grande ostacolo saranno i sampietrini di Roma. L’importante è esserci“.

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