L’appeal internazionale del club e quella promessa di Pallotta

La conferenza stampa di Totti ha aperto uno squarcio nel futuro della Roma, inteso aziendale. Ieri è stato lo stesso Pallotta ad assicurare di non avere intenzione di denunciarlo per le frasi dette due giorni fa, ma il continuo riferimento a Qatar, Emirati Arabi e Kuwait rende opportuna una descrizione dei possibili scenari. Il presidente americano ha garantito di non voler vendere la Roma ed ha anche smentito ogni tipo di voce su una presunta offerta del arabi del PSG. Non c’è stata nessuna smentita, invece, sull’interessamento del magnate ceco, Kretinski, milionario e 924esimo nella classifica stilata da Forbes. Dal punto di vista finanziario la Roma ha raggiunto risultati apprezzabili ed apprezzati pur rimanendo col grande debito con Goldman Sachs che entro il 2022 dovrà riavere tutti i soldi indietro, 230 milioni di euro. La vicenda di Tor di Valle, poi, è determinante per il futuro della Roma. Per Pallotta il business Roma troverebbe soddisfazione solo dopo la costruzione dell’impianto e, soprattutto, del polo finanziario che sorgerebbe nell’area. Se lo Stadio si dovesse fare a Fiumicino? Niente vieta al presidente di considerare conveniente cedere l’asset Roma a cifre spaventose, un miliardo di euro. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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