Corriere dello Sport – Due Lamela, una certezza

Il fantastico gol contro il Palermo all’esordio, poco più di un tempo senza lasciare tracce a Genova, mezz’ora decisa contro il Milan. E si riparte proprio dai quei trenta minuti che gli erano valsi i complimenti di Luis Enrique. Erik Lamela è stato elogiato dal tecnico spagnolo per l’impegno mostrato, in più ha contribuito pesantemente. Non ci sarà Pizarro: il ritorno di Pjanic sulla linea mediana gli libererebbe il posto alle spalle delle punte al gol di Bojan. (…)
FISICO – Lamela ha già dimostrato, oltre alle qualità tecniche che sta facendo vedere pian piano, di possedere buone doti atletiche. Pur essendo molto tecnico, non paga dazio sul lato fisico, è alto e robusto per avere solo 19 anni, resiste alle cariche dei difensori avversari in maniera efficace. Sul sintetico di Novara (probabilmente domani sera anche bagnato dalla pioggia) servirà uno con le sue caratteristiche. A centrocampo non c’è Pizarro: la soluzione più logica sarebbe riportare Pjanic nel ruolo di intermedio dove ha già dimostrato di saper giocare, e puntare sul talento argentino per il ruolo di Totti, quello del trequartista. A proposito di Totti ieri si è espresso il medico della Roma, dottor Gemignani: «Sta bene, tutto sta andando secondo i programmi stabiliti. Speriamo di rivederlo dopo la sosta» . (…)
DUBBI – Luis Enrique punterà sui suoi uomini, quelli gli hanno dato maggiori garanzie, e Lamela fa parte di questo gruppo. A centrocampo, l’altro candidato a prendere il posto di Pizarro è Greco. Luis Enrique aveva dimostrato di apprezzarne le doti a inizio stagione, poi un’infortunio – alla coscia – lo ha tenuto lontano dai campi a lungo, ora però è pronto al rientro. Con lui in campo Pjanic giocherebbe più avanti. L’altro dubbio riguarda Cicinho, ormai completamente recuperato: «Non ho mai avuto problemi – ha detto l’esterno brasiliano a “Roma Channel” – sul mio nome si crea sempre casino. Mi sto allenando bene, se il tecnico vuole sono pronto già per Novara. La fiducia? Da parte della Roma l’ho sempre sentita».(…)
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

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