L’allenatore e il capobranco

Il Messaggero (P.Liguori)La Roma di Amsterdam è orgogliosa, tenace, un gruppo compatto guidato da un condottiero (Dzeko) temuto e rispettato. La Roma del campionato è spesso incerta, insicura, si scoraggia. Esistono due Fonseca, uno per il campionato e uno per le coppe europee? No, per tutto il primo tempo ad Amsterdam la Roma ha tenuto apparentemente il campo, ma alla prima occasione ha lasciato un varco decisivo, perché le scelte e le distanze dei giocatori erano sempre quelle viste contro il Sassuolo. Fonseca è sembrato risorgere, perché la reazione della squadra ha portato la vittoria, ma nessuno sano di mente può pensare e dire che aveva preparato una partita basata su una reazione orgogliosa. Quella, casomai, è nel DNA dei giocatori. Si potrebbe dire, al contrario, che il Capobranco Edin è stato ampiamente umiliato e ridotto nelle scorse settimane.

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