La zampata. Roma va giù

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Sampdoria apre la crisi della Roma, che non vince dal 16 dicembre e non riesce più a segnare. Solo tre gol nelle ultime cinque partite e una difficoltà in fase offensiva che ormai è diventata preoccupante. Se mercoledì Dzeko aveva evitato un’altra sconfitta contro la Samp in pieno recupero, ieri non è bastato neppure un rigore per gonfiare la rete. L’involuzione della Roma da un mese e mezzo è difficile da spiegare. Troppi giocatori fuori forma o costretti a scendere in campo in condizioni approssimative. E’ il caso di Nainggolan, che da quando veste la maglia giallorossa è spesso un trascinatore. Il centrocampo fatica contro ogni avversario e la Roma gioca solo un tempo. Ieri nella ripresa è sembrata poter conquistare i tre punti, dopo aver sofferto. Ma poi è arrivato il gol raggelante di Zapata.

OCCASIONE SPRECATA – Eppure la domenica si era messa bene per la Roma. Nel lunch match l’Inter si era fatta raggiungere nel recupero dalla Spal e nel pomeriggio la Lazio era stata sconfitta a San Siro. C’erano tutti i presupposti per sistemare la classifica in chiave Champions. Invece le distanze sono rimaste invariate. Di Francesco è stato costretto a mandare in campo una formazione rimaneggiata. Oltre a Gonalons, anche De Rossi e Perotti sono alle prese con problemi muscolari e sono andati in panchina. Inoltre in mattinata si è fermato nuovamente Schick, anche lui per un problema muscolare. Sarebbe stato confermato dopo l’unica mezz’ora da giocatore vero, mercoledì scorso a Genova. Pellegrini e Nainggolan sono andati in campo anche loro con problemi fisici e non erano al cento per cento. La Samp ha provato a fare la stessa partita di Marassi, ma Giampaolo ha dovuto rinunciare a Quagliarella, rimasto in panchina e a Praet, fermo per due mesi. I cori dalle curve contro i dirigenti sono arrivati già prima del fischio d’inizio. Dzeko ancora in campo dal primo minuto, mentre il suo trasferimento al Chelsea si complica sempre di più. La Samp ha fatto la partita per tutto il primo tempo e se la Roma non è capitolata deve ringraziare quel santo di Alisson, che ha preso anche l’impossibile. Abbiamo contato almeno otto interventi che hanno salvato il risultato, in particolare un doppio miracolo su Caprari, che anche mercoledì scorso si era visto negare il gol dal portiere brasiliano. La Roma è andata al riposo all’intervallo accompagnata dai fischi dei tifosi, che hanno perso la pazienza. Eppure con un pizzico di fortuna avrebbe potuto chiudere il primo tempo in vantaggio, con l’unico tiro in porta in 45 minuti. Al 38′ Banti ha fischiato il rigore per un fallo di mano sulla conclusione di Ünder. Dagli undici metri Florenzi si è fatto parare il tiro da Viviano. E’ il quarto errore dal dischetto dall’inizio della stagione. Nella ripresa ci ha provato Pellegrini, poi Viviano ha detto no a Ünder e Silvestre ha salvato sulla ribattuta di El Shaarawy. La Roma si è ripresentata in campo più viva. Ünder ha preso fiducia, mentre Dzeko è rimasto bloccato dal torpore da calciomercato. La Samp non ha scavalcato più il centrocampo giallorosso. Pellegrini ha guidato il tentativo di riscossa della Roma, è stato il più lucido e determinato, in una squadra che ha continuato a fare una grande fatica a trovare il gol. Non vince dal 16 dicembre contro il Cagliari e anche ieri le conclusioni sono state spesso da dimenticare. Come quella di Dzeko nella ripresa.

COLPO ZAPATA – Di Francesco deve aver alzato la voce nell’intervallo, perché la Roma per tutto il secondo tempo ha alzato il ritmo e la Samp è stata costretta a lasciare isolato Zapata, che nei primi 45 minuti aveva fatto il diavolo a quattro. Il tecnico abruzzese le ha provate tutte, nel finale è passato al 4-2-3-1, inserendo uno dietro l’altro Defrel, Perotti e Antonucci, che a Marassi era stato protagonista. Ma al 35′ il giovane ha perso il pallone in fase difensiva e il cross di Murru è stato corretto in porta da Zapata, lasciato colpevolmente solo da Juan Jesus. Per la Roma sono calate le tenebre e i giocatori hanno lasciato il campo tra i fischi.

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