La verità processuale ha le ore contate

Dopo più di due mesi dalla chiusura delle indagini preliminari, la Procura capitolina è pronta a firmare la richiesta di rinvio a giudizio dei soggetti coinvolti nel sistema corruttivo che gravitava intorno al progetto del nuovo stadio della Roma. è accusato di essere il «dominus» di un’associazione per delinquere che corrompeva o finanziava illecita – mente la politica, pur di «ottenere provvedimenti amministrativi favorevoli» alla realizzazione dell’impianto sportivo nell’area di Tor di Valle e di altri progetti imprenditoriali. Insieme a lui rischiano il processo 5 suoi stretti collaboratori: Luca Caporilli, Giulio Mangosi, Nabor Zaffiri, Gianluca Talone e Simone Contasta. «Prosperetti chiamato ad intervenire nel procedimento avviato dal precedente soprintendente per l’apposizione del vincolo monumentale sul ippodromo Tor Di Valle – si legge nel capo d’imputazione – abusando della sua qualità e dei suoi poteri di pubblico ufficiale, previ accordi con Paolo Desideri, induceva indebitamente Luca Parnasi ad attribuire a Paolo Desideri l’incarico professionale di “progettazione della ricollocazione e ricostruzione di una campata strutturale dell’ex Ippodromo Tor Di Valle“, per un corrispettivo complessivo di oltre 200.000 euro, parzialmente corrisposto a Desideri, quale adempimento necessario al fine di richiedere l’archiviazione della proposta di apposizione del vincolo». Il vincolo «avrebbe paralizzato o comunque rallentato il procedimento per l’approvazione del progetto immobiliare denominato “Nuovo Stadio della Roma”, presentato dalla Eurnova Srl». Lo riporta Il Tempo.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti