La variante anomala. Donadoni potrebbe lanciare l’inedito tridente Sadiq, Di Francesco, Krejci

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Corriere di Bologna (A.Mossini) – Roma-Bologna è l’occasione migliore per Roberto Donadoni per «lanciare il cappello in aria» e andare all-in: la partita sulla carta ha un pronostico chiuso, con i giallorossi che in casa sono un rullo compressore da cinque vittorie su cinque e diciassette gol fatti e con il Bologna che si troverà senza i due centrali difensivi titolari e senza l’uomo-chiave del suo attacco. E allora perché non stupire, lanciando dal primo minuto un attacco forse un po’ folle, ma giovane, imprevedibile e sbarazzino? C’è Ladislav Krejci a sinistra, l’unico del tridente titolare rimasto abile ed arruolato al 100%, e con lui potrebbero giocare Umar Sadiq e Federico Di Francesco: un trio d’attacco da 65 anni in totale che il tecnico rossoblù potrebbe decidere di lanciare domani, puntando sulla voglia di emergere dei suoi giovani e magari anche sulla voglia del nigeriano di farsi rimpiangere dalla Roma. Non è detto che tocchi a loro, ma è una soluzione percorribile: con Destro arruolabile solo per la panchina e con Floccari che continua ad alternare prove deludenti a qualche raro sprazzo positivo, Sadiq potrebbe trovare proprio all’Olimpico la sua prima occasione stagionale dal primo minuto. Il ballottaggio è ancora vivo, così come è vivo quello a destra dove qualcuno dovrà cogliere la pesantissima eredità di Simone Verdi per i prossimi tre mesi: Mounier su quella fascia si trova decisamente a disagio e allora la scelta è tra il conservativo Rizzo e la verve di Di Francesco, che proprio all’Olimpico contro la Lazio ha giocato la sua ultima partita da titolare e ha visto un po’ stoppata la sua ascesa. Deve aiutare maggiormente in fase di non possesso, il figlio dell’ex romanista Eusebio, che spesso fa la vera e propria punta esterna e lascia un po’ troppo solo il terzino: un errore che a Roma contro quell’attacco non puoi commettere.

Ma se la squadra di Spalletti ha un punto debole, in questo momento, è proprio la difesa: dietro i giallorossi sono contati e anche domani giocherà lo stesso quartetto difensivo di Vienna, con De Rossi adattato e con la coppia Rudiger-Bruno Peres che non ha ancora i 90’ nelle gambe. Restare dietro senza ripartire, cercando di sfangarla, equivale a farsi prendere a pallonate ed espone al rischio di una goleada: ecco perché Donadoni potrebbe davvero pungere Spalletti puntando sulle motivazioni di questo anomalo tridente e su un pizzico di follia che in una partita così difficile puoi aggiungere senza troppi tatticismi. Fin qui il trio Di Francesco-Sadiq-Krejci si è visto in campo in tutto per poco più di un quarto d’ora: due minuti più recupero nel finale di gara contro il Sassuolo, dopo l’1-1 di Matri, e tredici minuti sabato scorso nell’anomalo 4-4-1 con cui Donadoni ha inutilmente cercato il pari contro la Fiorentina. Un rischio lanciarli subito dal primo minuto? Certo che sì, ma è un azzardo che può pagare dividendi e soprattutto che è sostanzialmente a costo zero. In fondo nelle agenzie di scommesse la quota del Bologna vincente all’Olimpico è la stessa del Crotone vincente a San Siro contro l’Inter: i pronostici sono fatti per essere smentiti, ma tanto vale provarci con due giovanotti imprevedibili che potrebbero così avanzare una candidatura per rientrare con forza nelle gerarchie per le partite più abbordabili che il Bologna avrà dopo la sosta. Perché finora le assenze dei titolari sono state pagate a caro prezzo.

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