La svolta di Gerson: cancellato il marchio “bidone”

Leggo (R.Buffoni) – Dopo il primo gol è corso ad abbracciare tutta la panchina, perché quella per un anno è stata casa sua. Gerson Santos da Silva, 20 anni, acquistato da Sabatini nel 2015 per circa 19 milioni e arrivato a Trigoria solo l’anno scorso, a Firenze ha svoltato, cancellando il marchio di “bidone” dal suo curriculum. Il brasiliano (come tanti prima di lui) poteva restare imprigionato dall’etichetta di “sicuro futuro Pallone d’oro” appiccicatagli ancor prima di indossare la maglia giallorossa. Anzi, a dire la verità una maglia con la Lupa Gerson l’aveva messa sulle spalle e ci si era fatto pure un selfie: era la 10, che era ancora di Totti e che Sabatini gli aveva spedito per invogliarlo a dire sì alla Roma. Una foto che divenne pesante come un macigno quando Spalletti, dopo averlo ignorato per tre mesi, lo scaraventò in campo allo Stadium contro la Juventus: brutta figura, sostituzione e cancellazione definitiva dalla lavagna del tecnico toscano. Stessa sorte nella considerazione dei tifosi, soprattutto dopo il gran rifiuto al Lilla che pregiudicò l’arrivo di Defrel. Di Francesco l’ha raccolto accartocciato dal cestino, gli ha dato fiducia e ora si gode un giocatore in più. Un nuovo acquisto. Aspettando Schick.

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