La Stampa – Nazionale, Conte si sente tradito: “Non mi fanno allenare”

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Conte ha capito che le promesse cui accennavamo (carta bianca, ct a tempo pieno, collaborazione dei club garantita) tali sono rimaste e rimarranno in futuro, ma salvo clamorose nuove variabili il progetto Euro 2016 non subirà scossoni.

Promesse disattese – Allenatore e non selezionatore: questo era il desiderio (e l’impegno) di Conte, assunto nel momento in cui la Nazionale cominciava a leccarsi le ferite, profonde, del naufragio in Brasile. Selezionatore e non allenatore: questa sarà la strada che il ct azzurro avrà davanti perché sono stati i fatti di questa ultima settimana a farlo capire a Conte. Questo pomeriggio, Tavecchio e il ct azzurro si troveranno uno di fronte all’altro per riannodare i fili dopo le turbolenze, in parte previste. Il presidente della Figc cerca la strada del dialogo con i club per non indispettirli e ottenerne in cambio il massimo della disponibilità: da qui il plauso di Tavecchio a una Lega Calcio che, venerdì scorso, non ha preso la decisione di chiudere la prossima stagione entro metà maggio per dare più spazio al lavoro di Conte in vista degli Europei, ma che allo stesso tempo non ha escluso la possibilità di mettere in calendario l’ultimo atto della coppa nazionale nei tempi richiesti dal ct. La via della diplomazia, però, per Conte, può nascondere trappole più o meno già venute alla luce e, per questo, il ct ha capito come dalle società non avrà l’assist atteso nei due anni d’attuale contratto con la federazione.

Umore grigio – Oggi, sul tavolo dell’incontro, finiranno già le mosse che attendono la Nazionale nel prossimo cammino: si parlerà di organizzazione, di programmi di volo, di sopralluoghi da effettuare in vista dello sbarco in Francia fra poco più di un anno, qualificazione permettendo. Conte ieri sera era a San Siro per Inter-Palermo e stasera si accomoderà sulla tribuna d’onore dell’Olimpico per assistere alla gara fra Lazio e Genoa. L’umore, guardando le svolte politico-federali, sarà grigio: per il resto, la voglia di mantenere fede all’impegno preso con i tifosi sarà inalterato. Intanto, però, i forti segnali di insofferenza manifestati in queste ore hanno fatto drizzare le antenne a chi è in lotta con crisi di risultati o speranze future: a Conte, adesso, pensano con insistenza realtà come quelle del Milan, della Roma o del Paris Saint Germain. Ipotesi, al momento.

La Stampa – G.Buccheri

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