La stagione delle umiliazioni e degli addii di De Rossi e Totti. Ora Fonseca dà fiducia

Il 2019 romanista è nato male, proseguito peggio, ma ora è entrato in una fase di ripresa con l’arrivo di Fonseca. Era facile immaginare che non sarebbe stato semplice. Il 30 gennaio è arrivata una delle sconfitte più umilianti degli ultimi anni, il 7-1 contro la Fiorentina. Una ferita dolorosa che non ha però portato all’esonero di Di Francesco, mandato via solamente il 7 marzo dopo la sconfitta nel derby e l’eliminazione dalla Champions. Con lui via anche Monchi, ormai in contrasto aperto con Pallotta. Sulla panchina arriva Ranieri, ma la Roma non riesce a qualificarsi tra le prime quattro. I tifosi, poi, sono rimasti sbalorditi dalla rottura con Daniele De Rossi. Il club decide che per lui non c’è più spazio in campo offrendogli una poltronda da dirigente. Lui rifiuta e saluta. Ad avvelenare ancor di più l’ambiente ci ha pensato l’addio di Totti. Arriva un nuovo ds, Petrachi, e sulla panchina si siede Fonseca. La Roma si ricotruisce piano piano e con il nuovo tecnico sta trovando una sua identità. Lo riporta La Repubblica.

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