La somma degli orrori di una stagione

L’obiettivo della Roma era vincere la partita col Sassuolo per continuare a inseguire un sogno impossibile, la Champions, ma forse anche quello di riprendere il normale tran tran di vita di una società/squadra di calcio, devastata dall’esplosione del caso De Rossi. Il più chiaro esempio di cosa non si dovrebbe fare in un club, e non solo per tempistica e modalità, specie nel momento più delicato della stagione. Questione di testa, più che di gambe o di gioco. E la Roma, con De Rossi in panchina più protagonista di tanti colleghi in campo, ha giocato la gara che un po’ tutti si aspettavano. Cioè in avvio con poco di tutto. Gioco e cuore, in primis. L’ennesima brutta Roma che ha vissuto per mesi nascondendosi dietro alibi infantili e errori di ogni tipo provenienti dalla sede. Nella seconda parte della sfida, la squadra di Claudio Ranieri ci ha provato con un po’ più di tutto, e alla fine può perfino recriminare per non aver portato a casa un successo che sarebbe stato giusto. Non è il momento di fare bilanci, ci sono da giocare ancora novanta minuti ma sarà complicato, e lo sappiamo già da oggi, trovare spunti positivi anche se dovesse arrivare il pass per l’Europa League. La Roma si è comportata da squadra perennemente malaticcia, che ha avuto via via qualche miglioramento e tanti peggioramenti. Non è mai stata neppure al quarto posto, non è mai stata realmente protagonista e nemmeno ha dato l’impressione di poterlo diventare. Non centrare la zona Champions sarà solo l’indegna conclusione di una stagione dai mille errori. Aziendali e no. Lo riporta Il Messaggero.

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