La solidarietà a segno: non solo Candreva, da Totti a Chiellini il campo è benefico

I casi passati di solidarietà e beneficenza tra calciatori e calciatrici sono tantissimi. Quelli ignoti forse ancora di più. Diciamo che la promozione di certi programmi di aiuti possono servire per sensibilizzare il mondo su certe sacche di povertà che resistono e che, purtroppo, si fatica a inaridire. L’Unicef, per esempio, ha creato la figura dell’Ambasciatore. Francesco Totti è uno dei testimonial più attivi, così come Leo Messi. Nell’elenco ci sono celebrità di ogni settore, sportivo e non. Tra i calciatori, anche ex, figura pure David Beckham. Vista l’internazionalità dell’Unicef e la diffusione del calcio nel Mondo, gli Ambasciatori promuovono e sostengono raccolte fondi su svariati temi. Un programma di solidarietà a cui è iscritto tra gli altri Giorgio Chiellini (e come italiano anche la calciatrice della Roma Martina Piemonte, come ricorda il sito ufficiale) si chiama «Common Goal». Lo spirito che lo contraddistingue è semplice: devolvere l’1% del proprio stipendio a un fondo centrale per poter combattere la povertà, la fame, le malattie e garantire miglior educazione, qualità della vita, sostenibilità, lavoro. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

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