La sconfitta frena il piano opere. Slitta anche il ponte dello stadio

Parcheggi, manutenzione straordinaria delle metropolitane, persino il ponte dei Congressi: tanti progetti che potrebbero slittare, anche di qualche anno, per lasciare via libera a quelli realizzabili in tempi più brevi. Virginia Raggi l’ha ribadito a chiare lettere, all’indomani delle Europee: «Servono risultati, subito». Palazzo Senatorio punta su interventi rapidi ma di apprezzabile valore simbolico: dall’abbattimento della sopraelevata della tangenziale est, all’altezza della stazione Tiburtina, all’avvio del tram dei Fori, che collegherà largo Corrado Ricci con la stazione Termini. Fino alle piste ciclabili da realizzare e all’arrivo di nuovi treni per la metropolitana. A essere temporaneamente sacrificate, con un allungamento dei tempi di realizzazione, saranno invece opere ancora non cantierate, o con finanziamenti tuttora da completare. Tra queste ci potrebbe essere anche il ponte dei Congressi, uno dei progetti inseriti nel piano della mobilità del nuovo stadio della Roma. Pur finanziata in gran parte grazie ai fondi dello Stato, l’opera non è stata ancora avviata, e ha ovviamente uno sviluppo previsto in più anni, di sicuro oltre la scadenza naturale della consiliatura. Probabile che, a questo punto, i tempi possano ulteriormente allungarsi, soprattutto se non dovesse decollare l’impianto di Tor di Valle. Lo scrive Il Messaggero.

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