La Roma viaggia spedita contro le piccole

Pagine Romaniste (J.Nicoletti) – Si viaggia spediti, chi si ferma è perduto. La Roma, mai come quest’anno, se la giocherà fino in fondo per lo Scudetto. A dirlo sono i numeri: se è vero che in questa Serie A saranno cruciali gli scontri diretti tra le prime quattro in classifica, è altrettanto vero che non ci si possono permettere intoppi con tutte le altre. La Roma di Di Francesco sembra averlo capito, dal momento che, eccezion fatta per il sanguinoso pareggio di Genova, ha conquistato il bottino pieno con le cosiddette piccole. Ventotto i punti conquistati nelle dieci sfide sulla carta più agevoli, durante le prime 14 giornate di campionato. Fin dall’inizio i giallorossi hanno dimostrato cinismo, 0-1 a Bergamo contro l’Atalanta, che poi è stata capace di fermare la Juventus, togliendole due punti pesantissimi. La voglia senza l’esaltazione ha poi portato altre due vittorie per nulla scontate: Crotone e Bologna, battute entrambe per 1-0 nel giro di tre giorni all’Olimpico, e sei punti in cascina.

A confronto con la passata stagione i risultati contro le squadre più abbordabili sono esaltanti. Cinque punti ottenuti in più con una partita in meno, c’è da considerare infatti il recupero del 24 gennaio contro la Sampdoria. L’unica macchia è arrivata una settimana fa, a Genova, quando soltanto una follia di Daniele De Rossi ha tolto i tre punti alla Roma, regalando un rigore ai rossoblu, in una partita in cui Alisson non era mai stato chiamato in causa. Risultato però dettato dall’ingenuità del singolo e non dalla fragilità del gruppo, come in alcuni incontri dello scorso anno. Nello stesso arco di partite infatti la squadra di Spalletti ha incassato 14 gol, quella di Di Francesco solamente cinque. Nella memoria dei supporters giallorossi ci sono soprattutto le rimonte da brivido di Cagliari (2-2 finale) e Bergamo (2-1), in cui la Roma, dopo aver giocato un grande primo tempo, nella ripresa ha lasciato il campo agli avversari. Altrettanto dolorosi i punti lasciati sui campi di Torino, Fiorentina ed Empoli, sette in totale che alla fine del campionato avrebbero permesso di alzare il titolo con addirittura una giornata d’anticipo. Quest’anno invece sui campi dei granata e dei viola sono arrivate due vittorie diverse nella forma, ma simili nella sostanza. Poco importa allora delle sconfitte interne contro Inter e Napoli, anche perché tenendo questo ruolino di marcia si supererebbero gli 87 punti dell’annata 16/17, record storico del club in Serie A.

 

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