Corriere dello Sport (R.Maida) – Confronto diretto. Appuntamento alle ore 15 in Campidoglio, nello studio del vicesindaco Daniele Frongia. Niente filtri o mediatori, stavolta. La Roma prova a fare il punto della situazione sullo stadio di Tor Di Valle, due giorni prima del consiglio comunale che potrebbe modificare il timing del cantiere, con la presentazione di un documento dell’assessore pentastellato Berdini che obblighi Pallotta a modificare il progetto (perché rientri nell’ambito della delibera sul pubblico interesse approvata dall’assemblea capitolina della giunta Marino).
LE PARTI – La Roma sarà rappresentata dall’amministratore delegato Gandini, dal direttore generale Baldissoni e dal responsabile del progetto-stadio, cioè il manager David Ginsberg. Parteciperà all’incontro, perché ovviamente interessato in prima persona, anche il costruttore Luca Parnasi. Dall’altra parte del tavolo non dovrebbe presentarsi il sindaco, Virginia Raggi. Ma ci saranno il vice Frongia, padrone di casa e assessore allo sport, oltre all’agguerrito assessore all’urbanistica Paolo Berdini e l’assessore alla mobilità Linda Meleo.
CONTENUTO – La Roma vuole capire cosa abbia realmente in testa Berdini dal momento che, fino alla seduta della conferenza dei servizi di giovedì scorso, nessuna eccezione è stata presentata dal delegato comunale Vittoria Crisostomi alla famosa delibera 132 del dicembre 2014, quella sul pubblico interesse dello stadio della Roma. Berdini, che si è detto contrario alla costruzione del complesso ma non ha mai presentato un’opposizione formale, potrebbe fornire qualche indicazione nell’incontro di oggi pomeriggio. La Roma da parte sua si è impegnata a portare entro fine novembre, sempre in conferenza dei servizi, alcuni aggiustamenti richiesti: le modifiche sul trasporto pubblico (escluso ormai il prolungamento della Metro B, probabile il potenziamento della ferrovia RomaLido) e una variante sull’uscita dell’autostrada Roma-Fiumicino. In tutto questo la Regione attende che il Comune si esprima in modo netto sulla fattibilità del progetto entro il 17 dicembre, mentre Berdini ritiene di aver tempo fino a marzo per pronunciarsi. La sensazione è che molto debba ancora succedere in questa vicenda.
STUDIO – Ieri intanto, a proposito di pubblico interesse, la Roma ha presentato nella suggestiva cornice dell’Acquario Romano, nel quartiere Esquilino, uno studio effettuato dall’università La Sapienza che ha calcolato le ricadute positive sul piano economico dello stadio di Tor Di Valle per la cittadinanza: secondo il professor Ciccarone, preside della facoltà di economia, il Pil romano aumenterebbe dell’1,5% in 9 anni mentre la disoccupazione diminuirebbe dello 0,8%. L’impatto sarebbe pari a circa due volte e mezzo quello prodotto da Expo 2015 su Milano e superiore del 68% di quello generato dal Giubileo della misericordia
