Il Tempo (T.Carmellini) – Niente da fare, a Fonseca non riesce il miracolo e torna da San Siro con un 3-1 piuttosto duro per quanto visto in campo. La Roma ha giocato, ci ha provato perché la Conference League è tutt’altro che scontata con due sole partite da giocare e il Sassuolo che freme la dietro. Restano due punti di vantaggio, perché la Juve ha fatto il suo fermando gli emiliani, ma calendario alla mano è tutt’altro che semplice. Ieri è arrivata la dodicesima sconfitta per la Roma, che in trasferta ha realizzato solo diciotto punti e non è ancora riuscita a vincere uno scontro diretto con una big.
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La Roma parte bene, ma è un’illusione. Sembrerebbe avere più voglia, ma l’Inter che non ha più nulla da chiedere alla stagione ogni volta che attraversa la metà campo fa male. Primo affondo e vantaggio di Brozovic, dieci minuti e azione fotocopia con Vecino che realizza il 2-0 con una facilità imbarazzante. Solita Roma che produce nella metà campo avversaria ma va in affanno quando si deve difendere. Il gol di Miki è pura illusione.
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Nella seconda frazione la squadra di Fonseca inizia a produrre le cose migliori e i padroni di casa non sembrano così agguerriti, ma dopo aver colpito un palo con Dzeko ed esser stati davanti ai pali nerazzurri per un tempo intero, incassano il 3-1 che spazza via tutto ciò che resta. La stagione ormai è andata e l’amarezza si aggiunge al rancore: la testa è alla prossima stagione, aggrappati a Mourinho. Ora il derby, una partita non tanto fondamentale per la Roma quanto per la Lazio.