La Roma si rimette in moto. Spalletti: «Juve più vicina»

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Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – C’è gloria per tutti nella vittoria 4-1 della Roma contro il Palermo, che porta i giallorossi al secondo posto in classifica insieme al Milan, a soli due punti dalla Juventus capolista. Ancora a segno Edin Dzeko che con 8 reti, le stesse messe a segno in tutto lo scorso campionato, in 9 partite (ma senza rigori) si conferma capocannoniere della serie A. Il bosniaco ha segnato ma ha anche regalato a Mohamed Salah l’assist (il quarto in totale) per il gol che ha messo in discesa la gara della Roma, il sesto stagionale per l’egiziano (5 in campionato e 1 in Europa League). «Non abbiamo perso l’occasione per avvicinarci alla vetta – il commento di SpallettiNel secondo tempo siamo andati bene, nel primo abbiamo fatto girare poco palla. Era fondamentale dare seguito, i giocatori sentono un po’ la tensione di dover fare subito bene, non c’è l’ambiente per farli crescere tranquilli ma non perché non si può lavorare ma perché non si vince da tanto tempo. È presto per parlare di anti-Juventus, alcune squadre devono trovare una quadratura. Bisogna essere pronti a prendere il passo e a vivere il momento. Il Milan ha fatto un grande risultato e ha le carte in regola per dire la sua in campionato, a partire dal suo allenatore».

Tra i protagonisti anche Stephan El Shaarawy, alla terza segnatura in quattro giorni dopo la doppietta realizzata giovedì sera in Europa League. «È stata una bella vittoria – le parole del Faraone a fine gara – soprattutto perché non abbiamo ripetuto gli errori commessi con l’Austria Vienna, cioè non abbiamo regalato palle stupide. In vantaggio di due gol abbiamo gestito bene la palla e chiuso la partita, siamo contenti e dobbiamo solo dare continuità alle nostre prestazioni». Con i quattro di ieri sera, la Roma ha confermato di avere il miglior attacco della serie A, con 23 gol all’attivo. «È importante che noi segniamo tanto, ma è ancora più importante non prendere gol perché poi davanti qualcosa la facciamo sempre».

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